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Macron accolto nelle Hautes-Alpes da proteste su riforma pensioni

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Roma, 30 mar. (askanews) - C'erano i manifestanti ad accogliere il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a Savines-le Lac, nella regione Hautes-Alpes. Ancora proteste per la riforma delle pensioni, mentre il capo dello Stato arrivava a presentare un piano per la gestione dell'acqua,...

Roma, 30 mar. (askanews) – C’erano i manifestanti ad accogliere il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a Savines-le Lac, nella regione Hautes-Alpes. Ancora proteste per la riforma delle pensioni, mentre il capo dello Stato arrivava a presentare un piano per la gestione dell’acqua, risorsa minacciata dal cambiamento climatico.

“Ci sono duecento manifestanti, non per questo la Repubblica si ferma” ha detto Macron ai giornalisti sulle rive del lago di Serre-Poncon. “E’ normale, si continua a lavorare, perché ci sono problemi di inflazione, di disoccupazione, c’è il problema della siccità e dobbiamo prepararci alla prossima stagione, io faccio il mio lavoro” ha detto. “La contestazione non mi impedisce di incontrare i francesi. Ci sono state scene di violenza inaccettabile in queste ultime settimane. C’erano persone che venivano a contestare in famiglia, con dei momenti quasi festivi. Ma c’erano anche migliaia di persone venute semplicemente a fare la guerra e questo è inaccettabile”.

Nella cittadina, nonostante la presenza massiccia e molto contestata dei gendarmi, i manifestanti non intendono abbassare la guardia, fra slogan come “Macron, letame, ti composteremo”, sventolando bandiere dei sindacati degli agricoltori.

“Siamo qui perché la riforma non ci piace e siamo stanchi di non essere ascoltati e non avere nessun diritto” dice Muriel, assistente scolastica.

“Dice che viene a parlare dell’acqua, per pacificarci, ma noi per ora non abbiamo nessuna intenzione di farci pacificare” dice Hélène, infermiera in pensione.

“Questa è una lotta di classe” dice Boris, agricoltore. “Macron e il suo mondo rappresentano l’alta borghesia, gli azionisti, la gente che non lavora. Noi invece siamo la gente che lavora la terra con passione e per questo siamo qui. Non abbiamo affatto la stessa visione dell’umanità, dell’umano e del suo lavoro”.