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Madre dona la stanza del figlio morto a un uomo che ha perso la casa in Emilia-Romagna

Maltempo

Stefano Curdì muore a trent'anni e sua madre decide di onorare il ricordo della sua generosità donando i mobili della sua stanza a un uomo di origini curde colpito dall'alluvione in Emilia-Romagna

Dal dolore alla solidarietà. Laura Lamari ha perso il figlio a causa di un tumore. Per onorare il ricordo della generosità di Stefano – così si chiamava –, la donna decide di donare la sua stanza a un uomo a cui l’alluvione in Emilia-Romagna ha distrutto la casa. Ecco com’è andata.

L’annuncio su Facebook

«Stefano era incredibilmente generoso. Era stato un angelo del fango durante l’alluvione di Genova, se fosse stato ancora vivo sono sicura che sarebbe corso in Romagna per dare una mano» racconta la mamma con la voce spezzata. Stefano Curdì è morto a trent’anni, dopo aver ricevuto nel 2018 la terribile diagnosi di tumore desmoplastico a piccole cellule rotonde, dovuto a modificazioni genetiche. Tramite un annuncio su Facebook, la madre aveva messo a disposizione di chi potesse averne bisogno i mobili della sua camera. Dopo una massiccia risposta di solidarietà – decine di persone si sono proposte di aiutare Laura a smontare i mobili e trasportarli in Emilia-Romagna –, un giorno la donna ha ricevuto una segnalazione riguardo la drammatica situazione di Andaz Aziz, un uomo di origine curda che a causa dell’esondazione aveva perso tutto, casa compresa.

La storia di Andaz Aziz

Aziz aveva già una tragica storia alle spalle: per sfuggire alle persecuzioni del regime di Saddam Hussein, ancora minorenne si era messo in viaggio verso l’Europa ma, poco prima di raggiungere il confine con l’Iran, aveva perso entrambe le gambe per lo scoppio di una mina. Portato in braccio da alcuni compagni, era riuscito comunque a raggiungere la Turchia e, passando poi attraverso la Grecia, ad arrivare finalmente in Italia.