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Mafia cinese, ben 33 persone arrestate dalla polizia

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Mafia cinese, ben 33 arresti effettuati dalla polizia. L'organizzazione criminale agiva, oltre che in Italia, anche in altri Paesi europei.

Mafia cinese, la polizia ha effettuato 33 arresti. Le persone messe in manette sono sospettate di far parte di un’organizzazione criminale. Questa, oltre che in Italia, agiva anche in altri Stati europei. Gli arresti hanno avuto luogo anche in Francia e Spagna. L’inchiesta, partita nel 2011, è stata coordinata dalla Dda di Firenze. È stata fatta luce su come agisce la mafia cinese in Europa e sono stati scoperti anche ruoli ed alleanze all’interno dell’organizzazione criminale.

Mafia cinese arresti

La mafia cinese sta subendo un duro colpo in Europa. Infatti, centinaia di agenti di polizia stanno effettuando in parecchie città italiane e di paesi Ue ben 33 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una serie di provvedimenti nei confronti di individui appartenenti, secondo un’inchiesta partita nel 2011, ad un’organizzazione mafiosa. Questa era attiva in Italia e in vari paesi dell’Europa.
L’inchiesta ha posto l’attenzione sul monopolio in tutto il nostro continente del traffico su strada di merci di origine cinese e l’egemonia nel campo della logistica. Questa era imposta utilizzando il metodo mafioso ed era alimentata dagli introiti provenienti dalle varie azioni criminali tipiche della mafia cinese.

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L’indagine

L’indagine è coordinata dalla Dda di Firenze. Le misure sono scattate, oltre che nel nostro Paese, anche in Spagna ed in Francia. Questo è stato reso possibile dalla collaborazione delle rispettive polizie.
La lunga indagine condotta dalla Polizia avrebbe fatto modo di portare in superficie le dinamiche della mafia cinese in Europa, ma anche riguardo i ruoli e le alleanze nell’ambito dell’organizzazione.
Ad essere stati impiegati nel blitz che ha portato agli arresti di questa mattina, sono stati gli uomini del Servizio Centrale operativo (Sco), delle squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, dei reparti prevenzione crimine oltre a quelli dei reparti volo e cinofili. I dettagli di questa operazione saranno resi pubblici durante una conferenza stampa prevista per le ore 11 nella procura a Firenze. All’evento parteciperanno anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho e il capo dello Sco Alessandro Giuliano.

L’operazione è tutt’ora in corso. Sono impiegati circa 130 poliziotti del Servizio centrale operativo e delle Squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, 18 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze e Roma, il Nucleo Cinofili di Bologna e il Reparto Volo di Firenze e Roma. Inoltre, è ancora in corso la collaborazione con le forze dell’ordine francesi e spagnole. La lunga e difficile indagine è iniziata nel 2011.

Mafia cinese

Secondo i rapporti della Dia e della Scico, la mafia cinese è radicata in modo particolare a Roma, Napoli, Firenze, Prato, Milano e Padova. Viene definita come la quinta mafia italiana. Non molto differente dalla mafia siciliana, anche la struttura delle famiglie mafiose cinesi hanno al loro interno riti d’iniziazione e giuramenti. Pare che, per entrarne a far parte, sia necessario un giuramento di rito. Ci sarebbe l’obbligo di bere una bevanda di infuso di riso, nella quale sono state versate anche alcune gocce del proprio sangue. Anche nella mafia cinese è molto spiccato il senso dell’onore e il concetto del perdere la faccia o della vendetta.