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Mafia: ecco il dossier Ros mafia-appalti, 'trama occulta intrecci imprenditori avidi'/Adnkronos (7)

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(Adnkronos) - "I servizi di osservazione, controllo e pedinamento permettevano di rilevare, confermandone l'indole e lo spessore mafioso, frequenti contatti del Siino con personaggi materialmente legati a Cosa Nostra", diceva il Ros. Nel 1982 Angelo Siino 'Bronson' guid&ogra...

(Adnkronos) – "I servizi di osservazione, controllo e pedinamento permettevano di rilevare, confermandone l'indole e lo spessore mafioso, frequenti contatti del Siino con personaggi materialmente legati a Cosa Nostra", diceva il Ros. Nel 1982 Angelo Siino 'Bronson' guidò persino la Papamobile quando Papa Woityla venne a Palermo. Poi fu lo stesso Siino, dopo l'arresto, a vuotare il sacco e a raccontare ai magistrati tutti i retroscena di Cosa nostra. "Esistono all'interno di Cosa Nostra codici di comportamento e formalismi i quali, al di là dell'evoluzione del fenomeno criminoso, mantengono un valore inalterato tra gli affiliati", dicono i carabinieri del Ros. Che aggiungono: "Perciò carisma e potere, all'interno di Cosa Nostra danno, a chi li possiede, una condizione privilegiata, che comporta conseguentemente una serie di "attenzioni". In sostanza il riconoscimento di una superiore condizione si manifesta anche attraverso dei formalismi i quali mettono in risalto il forte senso della gerarchia esistente all'interno di Cosa Nostra". "Quindi ricevere una visita piuttosto che renderla è, in situazioni di normalità, una manifestazione della propria condizione di superiorità. L'esasperato ricorso a tali formalismi, il fortissimo senso della gerarchia, il timore di contravvenire a tali regole che, in sostanza, permettono una eccezionale "comandabilità" dei sottoposti, viene definita, nel vocabolario mafioso, da una parola: rispetto".

Nel corso della discussione finale del processo d'appello sulla trattativa, l'avvocato Basilio Milio, legale del generale Mario Mori, assolto con il generale Antonio Subranni e il colonnello Giuseppe De Donno, dall'accusa di minaccia a corpo politico dello Stato si chiese: "Cosa sarebbe successo se Borsellino avesse potuto approfondire quelle indagini con i carabinieri dopo avere appreso da Leonardo Messina, il primo luglio del 1992, che è la Calcestruzzi, la società di Gardini, che era in mano a Riina, se avesse saputo che intorno a quelle aziende gravitavano miliardi dati anche a politici tra cui Lima?". "Cosa sarebbe successo se Borsellino avesse potuto scoperchiare quel vaso di Pandora degli appalti?". Un 'vaso di Pandora' che dopo 30 anni ancora continua a rivelare sorprese.

(di Elvira Terranova)