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Mafia: processo Agostino, parte civile 'Scotto aveva curava rapporti con apparti deviati Stato'

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Palermo, 10 giu. (Adnkronos) - I boss mafiosi Gaetano Scotto e Nino Madonia "hanno ideato, progettato ed eseguito l'omicidio di Nino Agostino e Ida Castelluccio. In particolare Gaetano Scotto perché, oltre a essere uomo d'onore, era delegato da Cosa nostra a intrattenere le rel...

Palermo, 10 giu. (Adnkronos) – I boss mafiosi Gaetano Scotto e Nino Madonia "hanno ideato, progettato ed eseguito l'omicidio di Nino Agostino e Ida Castelluccio. In particolare Gaetano Scotto perché, oltre a essere uomo d'onore, era delegato da Cosa nostra a intrattenere le relazioni tra la stessa organizzazione e apparati deviati dello Stato". Una "rete relazionale nata ben prima del 1989", quando fu uccisa la coppia in attesa di un figlio "ed è il risultato di una convergenza di interessi tra il mandamento mafioso di Resuttana, guidato da Madonia, gli apparati deviati della polizia di Stato, del Sisde e di esponenti neofascisti quali Pierluigi Concutelli e Alberto Volo". Sono le parole dell'avvocato di parte civile, Fabio Repici al processo per il duplice omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Alla sbarra il boss Gaetano Scotto, accusato di duplice omicidio aggravato e Francesco Paolo Rizzuto, un amico di Agostino, accusato di favoreggiamento.