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Mafia: processo trattativa, i giudici di Palermo in Camera consiglio/Adnkronos (3)

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(Adnkronos) - E' lo stesso Centonze a dire che "Il Governo Berlusconi si è opposto a provvedimenti favorevoli all'organizzazione mafiosa e questo emerge documentalmente dalle carte della Presidenza del Consiglio depositate al processo". "Per la prima volta emerge una ...

(Adnkronos) – E' lo stesso Centonze a dire che "Il Governo Berlusconi si è opposto a provvedimenti favorevoli all'organizzazione mafiosa e questo emerge documentalmente dalle carte della Presidenza del Consiglio depositate al processo". "Per la prima volta emerge una esplicita opposizione del governo Berlusconi a qualunque provvedimento di favore per le organizzazioni mafiose", dice.

La Corte d'assise d'appello di Palermo si è appena ritirata in Camera di consiglio per emettere la sentenza del processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Prima ci sono state le repliche della difesa dell'ex senatore Marcello Dell'Utri, del generale Mario Mori e del colonnello Giuseppe De Donno. "Perché si continua con questo accanimento contro una persona che per tutta la vita ha servito fedelmente questo ingrato paese?". Con queste parole l'avvocato Basilio Milio, legale del generale Mario MORI, ha concluso le sue repliche nel processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia, giunto alle battute finali. Oggi i giudici della Corte d'assise d'appello di Palermo si ritirano in Camera di consiglio per emettere la sentenza. "Alla luce dei dati e delle testimonianze, delle prove che ho citato e che dimostrano che la verità dei fatti delle vicende trattate è quella che vi ho rappresentato, comprovandola con elementi oggettivi, delle affermazioni che dimostrano anche l'erroneità del pg – dice l'avvocato Milio commuovendosi- dinnanzi a tutto questo non posso non chiedermi con profonda tristezza nel cuore perché si continui ad accanirsi con una ostinazione senza pari e ignorando le prove di fatti nonostante, io le abbia pure rappresentate queste prove, contro il generale Mori, una persona che per tutta la vita ha servito fedelmente queto ingrato paese".