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Malato di cancro viene rapinato: "Era il mio ultimo viaggio"

Malato di cancro viene rapinato

Borseggiato a Venezia, un turista americano ha scritto ai ladri: "Non era una vacanza qualsiasi, sono malato terminale e sto per morire"

Micheal Veley, malato di cancro, aveva scelto Venezia per vivere gli ultimi momenti di serenità, ma un ladro gli ha potato via tutto. Città suggestiva, tra storia e classicità, il gusto raffinato di Venezia regala ogni giorno una magia sublime e un tocco di incantevole eleganza. Con i suoi vicoli, le sue piazze storiche, le gondole e le tante iniziative, Venezia attira ogni giorno milioni di visitatori. Unica pecca: troppi scippi. Il borseggiatore di turisti è un vero e proprio mestiere. La triste vicenda del turista americano malato terminale dimostra che molto spesso una rapina può trasformarsi in atto di crudeltà. Non solo rabbia e nervosismo, disperazione e preoccupazione: a Micheal è stata strappata via la sua ultima serenità. Eppure l’uomo non ha mostrato alcun rancore. A confermarlo sono le parole eternate in una lettera indirizzata al suo borseggiatore. Un atteggiamento ammirevole e commovente, frutto di grande sapienza e bontà d’animo. La sua vicenda ha già fatto il giro del web. La speranza è che il ladro si faccia vivo, rivolgendo scuse sincere e restituendo ciò che non gli appartiene.

Ultimo viaggio a Venezia

Dopo aver denunciato il furto subito a Venezia, ha voluto anche lasciare alle forze dell’ordine una lettera scritta di suo pugno da consegnare al borseggiatore, nel caso in cui venisse mai rintracciato. “Sono malato di cancro e sto per morire. Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie”, recita la lettera.

Malato di cancro viene rapinato

Così Michael Veley, turista americano in vacanza nel nostro paese, ha commosso chi gli ha prestato aiuto, dopo essere stato derubato di soldi, carta di credito e documenti. Un episodio spiacevole, che ha guastato una vacanza unica e speciale. Quello di Micheal e la moglie, infatti, non era un soggiorno qualsiasi. L’uomo sta combattendo una terribile battaglia contro il cancro. Così, aveva scelto la bella Venezia per godersi un po’ del tempo che gli rimane insieme alla donna con cui ha condiviso una vita intera. Voleva semplicemente vivere dei giorni indimenticabili nella città lagunare insieme alla dolce compagnia della consorte, ma qualche incivile gli ha tolto la sua ultima felicità.

Le parole di Micheal Veley

Dopo aver denunciato il furto, Michael Veley ha scritto una lettera che ha consegnato alle forze dell’ordine. Una lettera indirizzata a chi gli ha portato via il portafogli durante un viaggio in vaporetto. È proprio questo uno dei luoghi prediletti dai borseggiatori, che sono decine e arrivano da tutte le città d’Italia, pronti a rovinare e infastidire i numerosi turisti persi dall’incantevole fascino veneziano. Gli scippatori approfittano della folla per derubare i passanti. Spesso sembrano insospettabili. Questo perché tra loro ci sono anche donne incinte e ragazzini. A volte si tratta di giovanissimi: appena dodici anni.

“So che probabilmente non leggerai questo testo e non te ne importerà neanche nulla”. Inizia così, nella maniera più profonda e commovente, la lettera scritta da Veley. “Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio, alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima”, ha spiegato. Il furto è avvenuto all’inizio del soggiorno della coppia nel capoluogo lagunare.

“Mi hai lasciato senza soldi e senza carta di credito. Immagina anche solo per un istante quello che questo causa alla tua vittima”, scrive. Eppure per i borseggiatori, derubare gli ignari turisti è un vero e proprio mestiere. Sono abili, attenti, conoscono i volti degli appartenenti alle forze dell’ordine.

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Poi ha concluso: “Ho pregato per perdonarti e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti. Ti perdono“.