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Malattie sessualmente trasmettibili: + 400% dal 2006 al 2013

Malattie sessualmente trasmettibili

In crescita in Italia la percentuale di casi di malattie sessualmente trasmettibili: + del 400% nel periodo compreso tra il 2006 e il 2013.

Quasi quarant’anni fa scoppiava il tremendo caso dell’AIDS, la più terribili sindrome autoimmune e sessualmente trasmettibile che avesse infestato l’uomo. Da allora sesso e malattie sessualmente trasmettibili sono andate sempre più legandosi, formando una solidale contro cui combattere. La prevenzione tramite l’utilizzo del preservativo nel rapporto sessuale è un must la cui importanza dovrebbe essere chiara a tutti.

Ma le campagne di prevenzione sociale per le malattie sessualmente trasmettibili (M.s.t.), non sembrano aver sortito pienamente l’effetto sperato. Qualcosa nel meccanismo dell’educazione alla prevenzione deve aver fallito. In Italia infatti, è un trend in costante crescita.

Malattie sessualmente trasmettibili

Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, questo i casi di questo genere di malattie sono aumentati da 3500 a oltre 6500 l’anno, in un arco di tempo che va dal 2006 al 2013. Cresce esponenzialmente la sifilide che si attesta tra i giovani con un aumento del 400%. Stabile la percentuale tra i giovani affetti da HIV. Si registra invece un picco tra gli over 50. La Gonorrea invece raddoppia i propri casi, sia in Italia che nell’intera Europa. In aumento le malattie di natura batterica come la Clamidia. Sul fronte delle malattie virali aumentano i casi di Epatiti A e C.

Un trend disastroso che dimostra quanto poco sia stata efficace fino ad ora la campagna di prevenzione per l’uso del preservativo nel rapporto sessuale.

I dati mondiali

A livello mondiale i dati certo non migliorano. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’impatto delle quattro M.t.s più diffuse, investe quasi 498,9 milioni di persone l’anno. Questo vuol dire che quasi oltre un milione e mezzo di persone al mondo, ogni giorno, incappa in una di queste tremende malattie. Secondo i medici, ci potrebbe essere una correlazione tra l’avvento delle App di incontri sessuali casuali, la maggiore libertà sessuale e l’aumento esponenziale dei casi di malattie veneree.

Nei mesi scorsi l’OMS ha annunciato anche che alcune malattie, come la Gonorrea, iniziano ad essere estremamente resistenti agli antibiotici e alle cure tradizionali, registrando casi quasi impossibili da risolvere in maniera favorevole per i pazienti.

La prevenzione

Le problematiche di questo tipo possono essere affrontate solo ed esclusivamente tramite un saggio mix di prevenzione e accesso rapido alle diagnosi. L’aumento della consapevolezza del rischio che il sesso non protetto comporta e l’utilizzo in maniera assidua del preservativo durante i rapporti ridurrebbero drasticamente il numero di casi. Oltre a questo, un più facile accesso alle cliniche e alle diagnosi per le M.t.s. renderebbe più semplice la loro individuazione, e la conseguente eliminazione della patologia.

Oggi è infatti più semplice diagnostica una di queste malattie e i tempi di reazione contro di essa sono estremamente più rapidi. Esistono oltretutto metodi clinici rapidi e precisi che possono diagnosticare la malattia anche fuori dalle strutture sanitarie. Kit medici approvati e funzionanti. Fondamentale è per i medici aumentare la consapevolezza tra i giovani.