Molti avranno sentito parlare di Malika, la giovane cacciata di casa dai genitori perché omosessuale. La madre la minacciò per diverse settimane tramite i social, così dopo l’appello della 22enne, la cugina pensò di aprire una raccolta fondi in suo favore.
Malika e la bugia sulla Mercedes
Le donazioni sono arrivate più che copiose in due diverse raccolte, che hanno raggiunto la consistente cifra di 12.000 euro l’una e addirittura di 140.000 euro l’altra. Tuttavia la faccenda non si è risolta qui, perché qualche giorno fa è scoppiata una grossa polemica alla vista di una foto di Malika alla guida di una Mercedes nuova di pacca. La ragazza si è dapprima giustificata dicendo che l’auto era dei genitori della sua compagna, ma a quanto pare si trattava di una bugia.
Vi ricordate Malika, la ragazza che, ingiustamente, fu cacciata di casa perché lesbica?
Vi ricordate che furono attivati due conti correnti per il SUO sostentamento?
Ecco cosa ci ha fatto con i VOSTRI soldi.
Una bella Mercedes nuova di zecca.Giudicate voi. pic.twitter.com/125NiRTkFK
— cristiano romani (@CR73Arezzo) June 30, 2021
L’agente di Malika ha spiegato che la seconda raccolta fondi non era stata voluta dalla ragazza, ma che il ricavato è stato comunque destinato a lei. A quel punto è intervenuta la diretta interessata, che ha parlato della volontà di destinare una parte dei soldi in beneficenza. Si è dunque fatto cenno a un’associazione da aprire con la deputata Laura Boldrini, destinata alle vittime delle discriminazioni.
Incalzata sulla faccenda della Mercedes, la 22enne ha infine ammesso: “Volevo togliermi uno sfizio. Mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto. Se ho mentito sulla macchina è perché mi hanno chiusa, messo in uno sgabuzzino…”.