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Maltempo, chi sono agenti che hanno salvato due donne

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La Polizia di Ancona ha salvato la vita a due donne chiuse in auto in un sottopasso allegato. Le testimonianze degli agenti.

Una fortissima perturbazione ha colpito la città di Ancona. I temporali e la grandine hanno provocato disagi nella circolazione e diversi allagamenti. Due donne sono rimaste intrappolate nella loro automobile in un sottopassaggio ricoperto dall’acqua. Hanno rischiato di morire se non fossero state liberate da agenti della Polizia.

I nomi e il racconto dei poliziotti

Il maltempo ha funestato la prima parte della giornata del 14 giugno ad Ancona e provincia. I violenti temporali e la grandine hanno colpito pesantemente la città e l’area limitrofa. Vi sono stati diversi e consistenti allagamenti. Due donne sono rimaste intrappolate nella loro vettura in un sottopassaggio pieno d’acqua piovana. Sarebbero morte se non fossero intervenute le Forze dell’Ordine. Il gesto che hanno compiuto va ben oltre la professionalità. “Sono onorata di dirigere questi angeli” afferma Cinzia Nicolini, capo delle Volanti di Ancona. Questi agenti, intervistati da La Repubblica, hanno spiegato le circostanze del salvataggio. Gli uomini della Volante, una volta avvistata la macchina sommersa dall’acqua, si sono letteralmente tuffati raggiungendo il mezzo. Sono riusciti ad aprire gli sportelli e a salvare la vita delle due donne. Senza il loro intervento tempestivo e coraggioso, ci sarebbero state delle vittime a causa di una tragica fatalità causata dal maltempo. Benedetto Fanesi è capoturno delle volanti e ha raccontato l’operazione di soccorso svolta alla periferia della città delle Marche. Fanesi ha fatto parte della squadra composta da: l’assistente capo Pietro Golia, pugliese e 42enne; gli assistenti Marco Cropo e Diego Ravanelli, il primo siciliano e il secondo di Ancona, rispettivamente di trentasette e trentaquattro anni. Hanno partecipato al salvataggio gli agenti Simone Cingolani e Andrea Fioretti, entrambi marchigiani e coetanei: hanno 33 anni. Le loro identità e le loro parole sono state riportate dal sito web di La Repubblica.

“La situazione era grave”

“Ho visto le dita delle mani che spuntavano da una piccola fessura del finestrino abbassato- ricorda Fanesi, vice ispettore di quarant’anni- Ho capito che la situazione era davvero grave. Ci siamo immersi perché l’acqua era arrivata al limite”. Simone Cingolani ha individuato un seggiolino all’interno dei veicolo sommerso; il timore che vi sia un bambino a bordo, e che possa perdere la vita, lo sprona ad agire in fretta: “Ho intravisto un seggiolino di un bambino e con lo sfollagente ho rotto subito un vetro perché temevo ci fosse un minore” riporta La Repubblica. Nell’automobile invece ci sono due donne, madre e figlia, di circa ottanta e cinquanta anni, riferisce Ancona Today. Quando gli agenti aprono con la forza il veicolo, stanno annaspando e cercano di respirare evitando il più possibile il contatto con l’acqua. Sono sconvolte appena vengono liberate (“Erano molto provate e avevano già le labbra viola” rammenta Cingolani) ma sorridono e ringraziano i poliziotti che le hanno salvate.