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Manifestazione contro il Green Pass a Roma: insulti a giornalisti e Governo e scontri con la polizia

Manifestazione Roma

A Roma, durante una nuova manifestazione contro il Green Pass, i protestanti hanno insultato giornalisti e governo e si sono scontrati con la polizia.

Nel pomeriggio di martedì 27 luglio, a Roma, si è tenuta una manifestazione contro il green pass, recentemente reso obbligatorio dal Governo italiano. All’evento, era prevista la partecipazione di circa 50.000 persone: l’iniziativa, tuttavia, si è rivelata un “flop” e ha visto scendere in piazza soltanto un migliaio circa di cittadini.

Manifestazione contro il Green Pass a Roma: l’evento organizzato

La manifestazione no green pass organizzata a Roma nel pomeriggio di martedì 27 luglio è stata caratterizzata dalla fusione di due gruppi sociali estremamente differenti tra loro: da un lato, infatti, a protestare c’erano i lavoratori e gli imprenditori che hanno creato e alimentato il movimento “Io Apro” mentre, dall’altro lato, erano presenti esponenti di estrema destra, guidati dal leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino.

I due gruppi, seppur estremamente diversi tra loro, si sono ritrovati uniti nella contestazione sviluppata contro il Green Pass.

Il corteo romano ha cominciato a radunarsi intorno alle ore 15:00: in questo modo, dopo aver ospitato la manifestazione di sabato 24 luglio, la Capitale italiana è stata nuovamente designata dai cittadini come scenario ideale per esprimere contrarietà e dissenso verso le regole vaccinali imposte dall’esecutivo. Ancora una volta, quindi, piazza del Popolo si è trasformata nel luogo perfetto per imbracciare il megafono e gridare a squarcia gola la propria rabbia rispetto al Green Pass obbligatorio.

Alla manifestazione, fomentata al suono dello slogan “Chi tace acconsente! Se anche tu sei contrario all’obbligo del green pass, ora è il momento di dimostrarlo”, era stata annunciata la presenza di almeno 50mila persone. I cittadini realmente presenti in piazza del Popolo, tuttavia, erano circa un migliaio. Quasi tutti erano sprovvisti di mascherina e indifferenti al mantenimento delle distanze di sicurezza.

Manifestazione contro il Green Pass a Roma: teorie complottiste e attacco ai giornalisti

In questo contesto, si sono espressi i leader di IoApro che hanno dichiarato: “Noi siamo contro il Green Pass ma a favore del vaccino – e hanno aggiunto –. Chiudo i ristoranti e mi faccio mantenere dal governo. Lo Stato ci sta dividendo”.

Alludendo poi a teorie complottiste e facendosi sopraffare dall’ira, i manifestanti hanno attaccato i giornalisti che sono stati redarguiti dalle forze dell’ordine presenti sul posto. Le autorità, infatti, hanno intimato ai cronisti di non avvicinarsi e non effettuare riprese.

Dopo qualche spintone e una buona manciata di insulti, i manifestanti hanno intonato il coro: “Stampa e tv, non ne possiamo più”.

Ancora, al centro di piazza del Popolo, è stato esposto uno striscione sulla fondata sul quale era recata la scritta “Non passerà”, accompagnata dal coro “no Green Pass”.

Intanto, i manifestanti che prendevano la parola durante il corteo hanno urlato: “Siamo l’ultimo argine alla dittatura. Quando la legge diventa ingiustizia, la resistenza diventa un dovere. Giù le mani dai bambini. Non c’entrano nulla il pipistrello e il pangolino. Il Covid è stato calato dall’alto. Non capiti mai più”.

In relazione al green pass, invece, i protestanti hanno ribadito: “Con il green pass siamo cittadini protempore. È una misura ipocrita perché non hanno avuto il coraggio di imporre l’obbligo. Trasformano i poliziotti in dei capò costretti a controllarci. Non siamo più un Paese libero”.

Manifestazione contro il Green Pass a Roma: l’attacco al Governo

Nel corso della manifestazione, sono state sventolate anche immagini del premier Mario Draghi, del ministro della Salute Roberto Speranza e del virologo Roberto Burioni. I loro volti, che rappresentano i soggetti più invisi alla popolazione anti-green pass, sono stati rappresentati al di sotto di un mirino. Le immagini, poi, erano corredate dalla scritta “o togliete il pass o non passate al 2020”.

La piazza è stata dominata non solo dagli esponenti del movimento IoApro, che incarnavano la maggioranza di presenti, ma anche dal leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, che ha gridato: “Qui ci sono tutti gli italiani liberi e ribelli. Oggi gli italiani si dividono in due categorie, non c’è destra e sinistra, non ci sono fascisti e non ci sono gli antifascisti: ci sono gli italiani in lotta. Questa tirannia sanitaria ha semplificato la scelta: o si è contro il green pass o si è con il green pass. Il popolo unito non conosce sconfitta”.

Manifestazione contro il Green Pass a Roma: lo scontro con le forze dell’ordine

A preservare l’ordine nel corso della manifestazione romana, erano presenti le forze dell’ordine il cui intervento si è reso necessario poco dopo le ore 16:30.

In questo frangente, infatti, uno degli organizzatori della manifestazione afferente al movimento IoApro ha annunciato: “Adesso ci andiamo a fare una bella passeggiata per questa città, perché questa città è nostra, e devo essere livero di farlo”.

Il corteo radunato in piazza del Popolo, quindi, ha cercato di superare i blocchi creati dagli agenti, creati per impedire l’accesso al centro di Roma ai manifestanti. Nel tentativo di vincere i blocchi, i protestanti si sono scagliati contro le forze dell’ordine gridando con determinazione le parole “libertà, libertà”.

L’episodio, tuttavia, non si è trasformato in uno scontro fisico tra le due parti in causa ma il fervore dei cittadini che volevano mostrare il proprio malessere nei confronti del Governo ha generato alcuni problemi di ordine pubblico.

Al termine del corteo romano, infine, è stato annunciato che nella giornata di mercoledì 28 luglio le manifestazioni contro il green pass riprenderanno in 12 differenti città italiane.