> > Manifestazione per la pace, da Milano Calenda attacca Conte: "È qualunquista"

Manifestazione per la pace, da Milano Calenda attacca Conte: "È qualunquista"

Carlo Calenda sul palco di Milano

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In Piazza della Repubblica è iniziata la marcia per la pace a Roma. Alla cerimonia di apertura è stato issato dai giovani e dgli Scout della comunità di Sant’Egidio lo stendardo Europe for Peace. In piazza anche anche i rappresentanti di enti organizzativi e rappresentanti delle istituzioni come: sindaci, gonfaloni, presidenti di regioni e province. Il corteo passa per le Terme di Diocleziano, via Cavour, Piazza Esquilino, via Merlana, via Manzoni e Piazza Porta di San Giovanni.

Alla manifestazione per la pace di Milano Carlo Calenda attacca Giuseppe Conte: “È un qualunquista”

Non ci va piano il leader di Azione/Italia Viva che attacca il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Dal palco di Milano, Calenda ha affermato:

“C’è una definizione per Giuseppe Conte: si chiama qualunquismo, e nella cultura italiana il qualunquismo è di destra, non c’entra niente con la sinistra”.

Poi ha aggiunto:

“Conte è stato con Salvini quando era putinista, è filo-Trumpiano, ha firmato la via della seta con i cinesi e poi ha deciso che è progressista. Adesso ha deciso che è pacifista, domani deciderà che è comunista e tra quattro giorni diventerà nazionalista“.

Il leader di Azione/Italia Viva spara a zero anche sulla manifestazione di Roma e chiude cantando “Bella Ciao”

Carlo Calenda ha fatto una distinzione tra le due manifestazioni dichiarando:

“Io non ho detto che quelli che stanno a Roma sono filo-Putin, ma che quello che stanno a Roma e contemporaneamente votano contro l’invio delle armi sono quelli a cui Putin mira per i paesi occidentali”.

Alla fine del suo intervento, il numero uno di Azione/Italia Viva ha poi invitato tutta la piazza ad intonare il canto “Bella Ciao”.

Le dichiarazioni di Renzi alla manifestazione di Milano

A proposito della Moratti, Matteo Renzi ha dichiarato:

“Nei prossimi giorni e settimane il Terzo Polo, quindi Azione e Italia e altre forze politiche che lo sostengono faranno le scelte ufficiali. Credo che la candidatura di Letizia Moratti sia una candidatura molto interessante”.

Poi ha proseguito affermando:

“Per quello che mi riguarda, trovo particolarmente interessante che ci sia una candidatura proveniente da centrodestra in Lombardia e più proveniente dal centrosinistra nel Lazio. Due candidature che danno il senso di un’operazione riformista. Moratti ha avuto il coraggio di dire che i provvedimenti pro no-vax sono un errore, l’ho molto apprezzato. Ma ci siamo divisi i compiti e sarà Calenda a gestire questo dossier, sempre d’accordo con noi ma in prima persona”.

La manifestazione per la pace inizia anche a Milano

L’attesa è finita e, all’Arco della Pace, a Milano, è iniziata la manifestazione per la pace. A volerla fortemente è stato il Terzo Polo, che è rappresentato in piazza da: Carlo Calenda, Matteo Renzi, Matteo Richetti, Ettore Rosato ed Elena Bonetti. Con loro anche un rappresentate del PD, ossia Pier Ferdinando Casini. Dovrebbe esserci anche Letizia Moratti, che rappresenta il centrodestra. La Moratti da poco ha rotto con Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.

Forte intesa tra il Segretario della Cgil e il leader del M5S

Giuseppe Conte ha incontrato Maurizio Landini sotto il palco della manifestazione di Roma. Il capo politico del M5S ha affermato, parlando con il Segretario della Cgil: “Una grande piazza, una potente partecipazione. Sulla pace non molliamo”. Poi Conte ha scambiato alcune parole anche con Don Luigi Ciotti e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Maurizio Landini ha invece parlato con Enrico Letta, leader dimissionario del PD.

Alla manifestazione a Roma ha partecipato anche Alessandro di Battista, ex deputato del Movimento 5 Stelle

Alessandro Di Battista si è fatto immortalare in uno scatto a Roma, durante la manifestazione per la pace. Ha poi caricato la sua foto su Instagram scrivendo: “Bella gente incontrata in piazza. Negli ultimi mesi chiunque abbia osato parlare di negoziato è stato trattato come un collaborazionista del Cremlino. Ora siamo milioni a farlo”. La sua frase si è conclusa con l’hashtag pace.

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Roma, il leader del M5S attacca il governo: il ministro Crosetto replica

Giuseppe Conte ha voluto attaccare il governo, chiedendo di metterci la faccia in quello che fa e così è arrivato a dire, durante la manifestazione di Roma:

“Il governo deve venire in Parlamento perché c’è una risoluzione, votata all’unanimità, che impegna il governo a venire in Parlamento, quindi il governo deve venire alle Camere e metterci la faccia, spiegare perché vuole perseguire una strategia che non ha vie d’uscita”.

Alle parole di Conte ha subito replicato il ministero della Difesa Guido Crosetto, rispondendo:

“Giuseppe Conte dice che ‘non mi devo azzardarè a un nuovo invio di armi senza passare dal Parlamento. Conte può stare sereno, il Ministero, non il Ministro, seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana”.

Giuseppe Conte è il politico più osannato durante la manifestazione per la pace

Tra chi gli chiede un selfie è chi intona cori: “Conte, Conte”, tra la folla; il leader del Movimento 5 Stelle è il vero idolo della piazza. Durante la manifestazione che si sta svolgendo a Roma, Giuseppe Conte è stato in prima fila con i rappresentanti del suo partito ed ha retto uno striscione con i colori della bandiera ucraina che recita: “Dalla parte della pace”. La sua delegazione era distante almeno 1km da quella del Partito Democratico che è stato molto contestato, soprattutto il leader dimissionario Enrico Letta. Su Twitter, il capo politico del M5S, ha scritto: “Non è il momento di restare inermi. Per questo oggi siamo in piazza al fianco di migliaia e migliaia di cittadini per dire la cosa più semplice e potente: pace”. Intanto, come sempre, Conte ha concesso selfie e strette di mano a coloro che lo avvicinavano per mostrare affetto e supporto.

Enrico Letta alla manifestazione per la pace: “Sono qui perché la pace è la cosa più importante di tutte”

Alla manifestazione per la pace che si sta svolgendo a Roma è arrivato anche Enrico Letta. Il leader del PD che ha rassegnato le sue dimissioni dopo le elezioni è stato fortemente contestato in quanto ha da sempre appoggiato i rifornimenti di armi dall’inizio del conflitto. Il capo dei dem ha dichiarato: “Sono qui perché la pace è la cosa più importante di tutte, siamo qui per dire la nostra in silenzio, marciando come credo sia giusto fare in questo momento per la pace, per l’Ucraina, perché finisca questa guerra, perché finisca l’invasione della Russia”. Poi ha proseguito dicendo: “Noi siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace, per noi la pace vuol dire la fine dell’invasione russa, questo è il punto centrale”.

Manifestazione per la pace, in piazza almeno 100mila persone: tra striscioni e cori contro Putin

La questura di Roma ha stimato che ci sono circa 30mila persone alla manifestazione per la pace partita da Piazza della Repubblica, il numero però è salito a 100mila partecipanti. I partecipanti al corteo chiedono l’immediato cessate il fuoco a Russia ed Ucraina che stanno combattendo una guerra che va avanti dal 24 febbraio 2022. Da tutta Italia si sono riuniti in piazza giovani ed adulti per il corteo. Sono tanti gli striscioni, da quelli portati dalle donne ucraine, apri fila del corteo, a quelli che sono stati portati da Reggio Calabria, Perugia e Assisi, che hanno detto di avere pronto uno striscione di 50 metri. Anche alcuni quartieri romani come Tor Bella Monaca, hanno esposto striscioni in cui è scritto: “Da Tor Bella spacciamo la pace”. Dalla folla si alzano anche molti cori e non solo a favore della pace, alcuni manifestanti hanno urlato: “Putin in galera!”.

Tra sindacati e mondo politico: ecco alcune dichiarazioni

Insieme ai manifestanti, in piazza, sono scesi anche sindacalisti e personalità politiche. Non poteva mancare il Segretario della Cgil Maurizio Landini che ha affermato:

“Noi siamo contro chi ha voluto la guerra, cioè Putin. In sostegno del popolo ucraino. Non possiamo però rassegnarci alla guerra, perché il rischio di un conflitto nucleare è concreto”.

Tra i primi a giungere a Piazza della Repubblica è stato il leader di Unione Popolare ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha affermato:

“La mia presenza è di coerenza. Sono da sempre pacifista, da sempre contro ogni guerra. Siamo contro questa guerra assurda, contro l’invio delle armi, contro l’aumento dei prezzi. Solo i popoli possono fermare questa guerra”.

Per il Terzo Polo è sceso in piazza a Roma Roberto Giachetti, che ha attaccato Giuseppe Conte:

“Non lascio la pace in mano a Conte e ai ‘pacifisti’ equidistanti. Due settimane fa sono andato a portare solidarietà all’ambasciata ucraina, poi sono andato alla manifestazione a favore dell’Ucraina sotto ambasciata russa e per questo oggi sono alla manifestazione avendo così chiarito che per me c’è un invasore, la Russia e delle vittime, gli ucraini. E che non c’è pace senza il ritiro dei russi”.

Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha affermato:

“Oggi in piazza, come sempre abbiamo fatto, per una grande manifestazione del popolo della pace, contro l’escalation delle armi. Dopo 9 mesi drammatici di una guerra causata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina è evidente che la soluzione militare non è la soluzione”.