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Manifestazioni No Green Pass, Lamorgese: "Gli estremisti creano disordini, e vanno fermati"

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Manifestazioni No Green Pass, Lamorgese: "Gli estremisti creano disordini, e vanno fermati"

Continuano da settimane le manifestazioni contro il Green Pass in molte città italiane, e la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese avverte: “Gli esrtemisti confondono i manifestanti, e creano il caos, vanno fermati”.

Lamorgese: “Estremisti creano i disordini”

In questa intervista rilasciata al Messaggero, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese parla delle numerose manifestazioni organizzate nelle ultime settimane in molte città italiane contro il Green Pass, puntando il dito contro gli estremisti, responsabili dei disordini.

A quasi due anni dall’inizio dell’emergenza Covid-19, i cittadini continuano ogni giorno a mostrare una straordinaria collaborazione e senso civico nel rispetto delle misure di contenimento della pandemia. E anche le circa 6.200 manifestazioni che si sono svolte in questo periodo sono state nella quasi totalità pacifiche e ordinate. Ciò non toglie che non debba mai essere abbassata la guardia di fronte al rischio che sparute minoranze di estremisti possano turbare il pacifico svolgimento delle varie forme di protesta, con l’unico obiettivo di creare disordini. Si tratta di insidie serie, da non sottovalutare mai, che in ogni caso le forze di polizia e la magistratura sono in grado di affrontare con la dovuta determinazione“.

Il sistema di sicurezza pubblica ha garantito il perfetto svolgimento del G20 a Roma, anche se non sono mancate altre manifestazioni. Interrogata sulle prossime misure preventive previste, ecco come risponde la ministra Lamorgese:

Lo scorso fine settimana, grazie alle misure messe a punto in sede di Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tutte le componenti del sistema sicurezza hanno saputo mettere in campo un complesso gioco di squadra. Quasi 10 mila unità tra forze di polizia, forze armate e polizie locali, hanno vigilato sulla sicurezza del vertice dei capi di Stato e di Governo con l’impiego di decine di mezzi speciali, dei servizi di prevenzione antiterrorismo, di un complesso dispositivo di difesa aerea, dei sistemi anti-drone, dei Nuclei per gli attacchi batteriologici e chimici dei Vigili del Fuoco. A chi ha reso possibile tutto questo rinnovo il mio ringraziamento e quello del governo“.

Manifestazioni degli estremisti e movida, Lamorgese: “Disagio giovanile non è problema di ordine pubblico”

Dopo il lockdown, si sono verificate molte proteste soprattutto tra i giovani, e di fatto ne ha risentito la movida, che ha assunto forme di violenza notevoli a causa del rifiuto delle norme anticovid e del disagio creato dalla crisi economica.

Lamorgese però specifica che Quello del disagio giovanile non è solo un problema di ordine pubblico. Ci sono moltissimi ragazzi ai quali bisogna dare innanzitutto risposte concrete, senza dimenticare la socialità e la fruibilità dei luoghi di ritrovo. Venendo alla movida violenta, l’alta concentrazione di pub e di ristoranti in alcune aree urbane non facilita certo le attività di controllo messe in campo dai prefetti e dalle forze di polizia che comunque fanno ogni sforzo per predisporre servizi mirati negli orari più a rischio. I dati dimostrano l’efficacia di questa strategia basata in particolare sulle misure di prevenzione personali: nei primi tre trimestri del 2021, sono stati adottati 847 provvedimenti di questo tipo mentre i Daspo urbani per la movida violenta erano stati appena 18 nell’analogo periodo del 2020“.

Manifestazioni di estremisti, Lamorgese: “Non mi preoccupano attacchi di Lega e FdI”

Al termine dell’intervista, la ministra Lamorgese incalzata sugli attacchi ricevuti da Lega e Fratelli D’Italia in seguito alle troppe manifestazioni organizzate in piazza, risponde a tono: “Chi siede al vertice del Viminale è sempre sotto esame. E io cerco di affrontare ogni giornata di lavoro con la dovuta serenità, ascoltando sempre chi avanza proposte concrete e dà consigli costruttivi per affrontare problemi complessi e strutturali, come l’immigrazione irregolare, che non si risolvono certo con dichiarazioni propagandistiche“.