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Manovra 2023, scioperi in tutta Italia dal 12 al 16 dicembre: l'annuncio della CGIL

Manovra 2023 sciopero

Inizieranno da lunedì 12 e termineranno venerdì 16 dicembre. Gli scioperi contro la manovra sono stati annunciati da CGIL.

Da lunedì 12 dicembre fino a venerdì 16 dicembre, in tutta Italia si terranno una serie di manifestazioni per protestare contro la manovra. La CGIL, attraverso un comunicato diramato sul suo sito ufficiale, ha portato davanti al Governo una serie di richieste riguardanti aspetti quali il lavoro, i salari e le pensioni, sottolineando al contempo che è necessaria in questa fase una “Legge di Bilancio più giusta per le persone, più utile per il Paese”. 

Manovra 2023, sciopero in tutta Italia contro la manovra

La CGIL, nel comunicato, ha chiesto in particolare di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (così detto recupero del drenaggio fiscale); conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai CCNL un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali;
di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; lavorare su una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; tassare gli extraprofitti, rivalutare le pensioni; mettere a disposizione risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia; cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi”.

CGIL: “Necessarie riforme vere”

Non ultimo la CGIL ha messo in evidenza la necessità di realizzare riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato”.