> > Marchionne morto: Google si scusa per la bufala

Marchionne morto: Google si scusa per la bufala

Marchionne morto Google si scusa per la bufala

Google riporta che Sergio Marchionne è morto a Maranello il 23 luglio 2018, ma è una bufala. Google si scusa e corregge l'errore.

Gli utenti che hanno digitato la parola “Marchionne” su Google il 24 luglio 2018 si sono trovati per le mani una notizia scioccante. Per il colosso di Mountain View, California, il manager italiano sarebbe morto lunedì 23 luglio 2018, a Maranello. Una bufala nata dalle indiscrezioni sulla salute cagionevole di Sergio Marchionne, alimentata dal repentino cambio di direzione in casa FCA. Google si scusa e corregge.

Marchionne morto a Maranello

Fortunatamente, gli strumenti perché l’utenza si renda conto del ‘granchio’ ci sono. Innanzitutto, l’anteprima di Google annuncia che Sergio Marchionne sarebbe morto a Maranello. Impossibile, dato che – come riportato dai quotidiani nazionali – il manager si trova attualmente ricoverato in una clinica di Zurigo. Secondariamente, la pagina di Google rimanda al link di Wikipedia, che però – a differenza del motore di ricerca, riporta la data di nascita di Marchionne, ma non la data di morte.

Una svista per cui i ragazzi di Mountain View hanno presentato formali scuse e hanno provveduto subito ad apporre le dovute correzioni: “Abbiamo corretto l’errore, siamo dispiaciuti per l’accaduto”.

L’errore di Google

Il motore di ricerca più famoso del mondo è scivolato in una bufala da manuale: condizioni di salute cagionevoli, passaggio di mano nella dirigenza di FCA, ricovero misterioso a cui nessun medico vuol parlare. Il dubbio che Sergio Marchionne potesse essere mancato potrebbe trovare una giustificazione sulla base di tutte le notizie che sono circolate intorno al manager italiano. Un dubbio su cui potrebbe cadere chiunque, ma non certo il colosso della navigazione in rete. Il motto dell’utente medio che vuole documentarsi è “lo cerco su Google”, addirittura nel film I love shopping questo ricorso continuo al motore di ricerca diventa una parodia: la protagonista della pellicola per ovviare al problema di non avere nessuna delle competenze riportate nel curriculum vitae, di nascosto, cerca su Google gli argomenti di cui deve trattare sul posto di lavoro.

Ecco quindi che una cantonata presa dal gioiellino californiano diventa una bufala, o ‘fake news’, e nel caso di Sergio Marchionne, personaggio di primo piano nel mercato dell’auto, la notizia falsa avrebbe potuto avere delle ripercussioni non da poco.

Montezemolo: “Vicino alla famiglia”

Le condizioni dell’ex numero uno di FCA sono stazionarie e irreversibili, secondo quanto riferito dai medici di Zurigo. La notizia del ricovero del manager ha suscitato reazioni di vicinanza da parte del mondo politico e di alcuni che hanno avuto modo di confrontarsi con lui: dal Vicepremier e Ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, al termine di un incontro con gli ambasciatori del G20, in cui ha chiesto che si mantenga un clima di rispetto nei confronti di chi sta male, al Ministro degli Interni, Matteo Salvini che ha detto di pregare per lui. Infine, il rivale Luca Cordero di Montezemolo che in una nota riportata da Sussidiario, ha scritto: “Sono vicino alla sua famiglia. Abbiamo avuto nel passato recente contrasti anche molto duri, ma mai ho messo in discussione il coraggio, la capacità e la visione di Sergio, che hanno permesso il salvataggio e il rilancio del primo gruppo industriale italiano e contribuito a modernizzare le relazioni sindacali nel paese”.