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Mariano Di Vaio "Voglio vestire i trentenni in carriera"

Mariano Di Vaio

Intervista a Mariano Di Vaio, top influencer al debutto nell'abbigliamento maschile.

Dopo la nomina di Forbes che ha incoronato Mariano Di Vaio come uno degli under 30 più influenti nel settore della moda e dell’e-commerce, il top influencer italiano ha lanciato nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele di Milano la sua prossima sfida imprenditoriale: “Mariano Di Vaio”, il nuovo brand made in Italy. Il noto blogger italiano, con oltre 11 milioni di followers sui social, ha rilasciato ai microfoni di Notizie.it alcune considerazioni e alcuni auspici sulla sua nuova avventura.

Di Vaio: “Soddisfatto del brand”

Sei milioni di followers su Instagram, un brand che nasce da una figura creata ex novo. Quali sono le prime sensazioni?

Sono positive. Non sarà sicuramente una sfida facile ma sono molto soddisfatto, perché quello che abbiamo comunicato sta dando molte soddisfazioni. Questo per me è già un buono step. Volevo farlo già da molto tempo e ho aspettato tanto, ma mi mancava sempre qualcosa, anche l’immagine giusta.

Credevo di non essere la persona giusta per comunicare quello che avevo in testa, non mi sentivo totalmente in linea con quello che comunicavo. Oggi mi sento in linea in tutti i sensi: abbiamo trovato i fornitori giusti, le aziende giuste con le quali collaborare e credo che la mia immagine sia adatta a questo mondo. Sono veramente contento, al di là di come andrà.

“Mi rivolgo ai trentenni in carriera”

Qual è il target della tua collezione? Magari è rivolto ai tuoi followers di Instagram oppure è destinato a un pubblico che deve ancora scoprire la tua identità?

Sicuramente parte della forza della comunicazione del marchio sarà questo: utilizzare social network e le persone che mi seguono. Ho tantissimi utenti nella fascia alla quale sto puntando. Il mio sogno sarebbe riuscire a vestire il trentenne in carriera, che nel momento in cui debba investire su un nuovo abito non vada a prendere un abito ingessato, troppo formale, e allo stesso tempo non rinuncia alla qualità: perché è il mio è un prodotto top, made in Italy, curato in ogni minimo dettaglio – perché io sono un maniaco dei dettagli – ma un po’ più rilassato.

Non per forza incravattato, ma una cosa un po’ più fresca. Mi rendo conto che sia ambizioso come progetto ma credo ci sia un pubblico adatto a questo prodotto, soprattutto fuori dall’Italia.

Il successo sui social

Sei stato considerato da Forbes uno degli under 30 più influenti nel settore della moda mondiale. Spontaneo il confronto con Chiara Ferragni.

Non c’è rivalità, anzi. Siamo in due gare diverse. C’è sempre stata tanta stima reciproca, ci conosciamo da tanto tempo e ci stimiamo. Seguiamo due percorsi diversi, e credo che lei abbia avuto una bellissima carriera e stia vivendo uno dei momenti più belli e soddisfacenti, ossia metter su famiglia.

È in atto una fervente polemica che si concentra attorno al topic legato alla pubblicazione di foto di neonati e bambini (soprattutto tra le coppie di vip) sui social network: qual è la tua posizione?

Io non ho mai pubblicato il volto di mio figlio. In realtà ho aperto il suo profilo perché sapevo che in molti sarebbero andati a creare degli account col nome di Nathan. Poi abbiamo iniziato a utilizzarlo pubblicando gli outfit e altri contenuti dello stesso tipo, ed Eleonora – la madre di Leone – aveva piacere nel farlo. Credo che non ci sia nulla di male nel fatto che Chiara pubblichi tutte quelle foto, loro sono i genitori e sanno benissimo quello che fanno e ognuno ha la propria sensibilità.

Io personalmente non ritenevo fosse rispettoso nei confronti di mio figlio pubblicare le sue foto prima che gli fossero venuti i capelli. Non so nemmeno se sia giusto o sbagliato, e adesso che ha un anno e mezzo non ci vedo nulla di male. Credo che la spontaneità con la quale Chiara stia vivendo questo momento non sia sbagliata se loro sono tranquilli.

Il futuro del brand

Quale sarà il futuro di “Mariano Di Vaio”?

Spero vada bene. Da due anni ormai con la piattaforma che abbiamo creato siamo già felicissimi del traguardo che abbiamo raggiunto. Forbes mi ha nominato proprio grazie all’azienda che abbiamo creato, e anche Google ci aveva selezionato tra le quindici aziende più influenti in Europa.

Questa è un’avventura in più dovuta all’esperienza che abbiamo acquisito in questo settore. Sono fiducioso nel fatto che si possa replicare la stessa esperienza in un settore più alto come quello della linea “Mariano Di Vaio”.