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Marino: 'Lo avete capito o no che contro di me c'è un complotto ?"

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Una perquisizione si è svolta nella mattinata di mercoledi presso il Comune di Roma, al Campidoglio, dove i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma ha provveduto ad acquisire la documentazione al Comune di Roma, secondo quanto si apprende, per quanto concerne ...

Una perquisizione si è svolta nella mattinata di mercoledi presso il Comune di Roma, al Campidoglio, dove i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma ha provveduto ad acquisire la documentazione al Comune di Roma, secondo quanto si apprende, per quanto concerne i rimborsi spese dell’ormai ex sindaco Ignazio Marino.

Intanto Renzi, conferma che si tornerà al voto tra aprile e giugno: “Se Marino conferma le dimissioni- ha dichiarato il Premier – si vota quando prescrive la legge, nel 2016. Bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale per aspettare la fine del Giubileo, ad oggi non lo vedo“.

Poi ha promesso di presentare lui la futura squadra che il centro sinistra presenterà alle elezioni, e francamente è ormai difficile capire quando il premier parla da capo del Governo e quando invece lo fa da segretario del Pd, mistificando spesso i due ruoli: “Stiamo preparando – ha assicurato – per evitare contraccolpi delle dimissioni della giunta comunale, una bella squadra tosta, un ‘dream team’, per lavorare su quest’anno del Giubileo a Roma“. Poi addirittura abbozza anche il programma di governo che il futuro sindaco dovrà porre in essere: “Rimettere a posto metropolitana, mezzi pubblici, strade: è su questo che i cittadini giudicano i sindaci, non su quanto vanno in tv“.

L’ex sindaco, intanto, ha firmato la lettera con la quale ha ufficializzato le dimissioni. Prima di imboccare per l’ultima volta l’uscita da una strada secondaria, ha voluto commentare con le ultime parole l’addio forzato alla carica di primo cittadino: ‘Ho passato così tanto tempo a preoccuparmi di risanare i conti, a studiare le soluzioni più utili alla città, che non ho potuto stare in mezzo alla gente quanto avrei dovuto’.

Poi, parlando con un consigliere, il duro sfogo di un uomo che si è sentito tradito dalla propria coalizione: ‘Lo avete capito o no che contro di me c’è un complotto, che lo scandalo degli scontrini si sta sgonfiando e che quel ristoratore mi ha accusato solo perché gli abbiamo revocato la concessione per tenere i tavolini fuori’.