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Marino Occhipinti, ex componente della Uno Bianca torna in carcere: ha picchiato la compagna

Marino Occhipinti

Marino Occhipinti, condannato all'ergastolo per l'omicidio della guardia giurata Carlo Beccari, aveva ottenuto la libertà condizionale.

Marino Occhipinti, ex poliziotto condannato all’ergastolo per l’omicidio della guardia giurata Carlo Beccari, aveva ottenuto la libertà condizionale, ma ora tornerà in carcere perché ha picchiato la sua compagna

Marino Occhipinti, ex componente della Uno Bianca torna in carcere: ha picchiato la compagna

Marino Occhipinti, ex membro della banda della Uno Bianca, condannato per l’omicidio della guardia giurata Carlo Beccari a Casalecchio di Reno nel 1988, è tornato in carcere, quattro anni dopo aver ottenuto la libertà condizionale. L’Ufficio di sorveglianza di Padova ha sospeso la misura alternativa e ha chiesto la revoca a causa dei presunti maltrattamenti ai danni della compagna, per i quali Occhipinti è indagato dal 28 marzo scorso. Il 57enne, ex poliziotto della questura di Bologna e detenuto dal novembre 1994, ha trascorso 18 anni in carcere. Dal 2010 ha benficiato di permessi premio grazie alle attività lavorative a cui ha partecipato con la cooperativa Giotto. Un graduale reinserimento in società che ha sollevato molte polemiche da parte dei parenti delle vittime

Le accuse di maltrattamenti 

Occhipinti e la sua compagna si sono conosciuti nel 2011, quando l’uomo ha ottenuto la semilibertà. Passava le sere a casa della donna, dopo il lavoro e prima di rientrare in carcere. Nel 2018 lei lo ha accolto stabilmente in casa sua, facendogli da garante quando è stata presentata l’istanza per la libertà condizionale. Dopo i primi anni il rapporto si è complicato. La coppia si è rivolta ad una terapeuta, che ha indirizzato la donna verso un centro antiviolenza e Occhipinti a uno per uomini maltrattanti. Il personale del centro antiviolenza ha accompagnato la donna al pronto soccorso di Padova, tumefatta e vittima di violenza. Lei ha ammesso le botte, così forti da farla svenire, ma ha rifiutato di dare il nome del colpevole. Persone vicine alla coppia hanno raccontato che la donna aveva confessato spesso di essere vittima di abusi.

Sentita dal pm, invece, ha negato tutto dicendo di essere stata picchiata da uno sconosciuto. La Procura non ha creduto alle sue parole, anche perché intanto l’autorità giudiziaria ha scoperto che il 57enne aveva lasciato l’abitazione traferendosi nella foresteria della canonica degli Eremitati a Padova, dove alloggiano diversi condannati. Occhipinti è stato colpito dalla sospensione della condizionale ed è tornato in carcere. Le indagini sono ancora in corso.