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Mario Cattaneo Lodi, costretto a pagare una fortuna per le spese della difesa

Mario Cattaneo Lodi

Mario Cattaneo Lodi, l'oste che ha aperto il fuoco per difendersi da una rapina notturna, lamenta una spesa eccessiva per la sua difesa in tribunale.

Per difendermi sto spendendo un mare di soldi e non sono neanche condannato“. Così si lamenta Mario Cattaneo Lodi, ristoratore del lodigiano. Il ristoratore è apparso sulla cronaca nazionale lo scorso 10 Marzo, quando ha aperto il fuoco contro dei malviventi penetrati nel suo locale. Durante lo scontro uno dei malviventi rimase accidentalmente ucciso da uno dei colpi dell’arma da fuoco. Si parlò allora di eccesso di legittima difesa, uno dei crucci che maggiormente impensieriscono i cittadini italiani. Cattaneo al momento sta combattendo una dura battaglia legale che pesa eccessivamente sulle sue finanze. Si sente deluso dalla condotta dello Stato che lo tratta come fosse un qualsiasi delinquente. Decine di migliaia di euro previste per la difesa legale che andranno spese tra perizie tecniche, consulenze e aiuti legali di vario genere.

Il ristoratore sembra disperato, ma non è solo. Ad aiutarlo ci sono i suoi amici e i membri dell’associazione “io sto con Mario“. Questi hanno infatti lanciato una campagna di raccolta fondi. Tra le iniziative vi è anche la pubblicazione di un libro di ricette che si spesa possa aiutare Mario Cattaneo Lodi nelle spese legali della sua difesa. Recente è la notizia della caduta dell’accusa per eccesso di legittima difesa.

Mario Cattaneo Lodi chiede aiuto

Malgrado la battaglia legale in qualche modo volga al meglio per il ristoratore, le spese risultano eccessive. Lodevole l’iniziativa degli amici che stampano un libro di ricette dal nome “Io sto con Mario…anche in cucina“. Utile per raccogliere fondi, ma forse non basterà. Le spese legali in casi simili (come il caso del Benzinaio di Ponte di Nanto, Graziano Stacchio) si aggirano attorno ai 30000 euro. Una cifra che risulta essere eccessiva per il piccolo ristoratore. Ma non sono solo le cifre a impensierire il Cattaneo. Ad angosciarlo seriamente è l’indefinito prolungarsi del processo. Un incubo kafkiano di cui è difficile vedere la fine in tempi brevi. Questo è il peso maggiore per Mario Cattaneo Lodi. Si chiede cosa abbia fatto per meritarsi un simile calvario giudiziario. Un calvario nato a Marzo dalla volontà di difendere se stesso, la sua famiglia e la sua proprietà.

L’oste lamenta poi l’eccessiva lentezza del meccanismo giudiziario e si chiede se sia il caso di chiamare Giustizia un qualcosa che stritola finanziariamente le persone. Cattaneo è infatti un pensionato, e la pensione è la sua unica vera risorsa. Una nota di disperazione si leva sulla vicenda di un uomo che non sa cosa deve fare. Lo sconforto nasce dal fatto di essere preda di una serie di catene psicologiche ed economiche pesanti. “Trovo ripugnante che lo Stato mi trasformi da vittima in carnefice”. Così dice Mario. Ad aiutarlo i concittadini e gli amici.

Le richieste

Oltre alla richiesta di aiuto per le spese legali, il Cattaneo lancia un appello alla Politica. Il suo appello è rivolto a una riformulazione della legge sul reato di eccesso di legittima difesa. Una legge che a suo avviso va rivista e riformata, in maniera tale che tuteli i cittadini e non li trasformi in carnefici per essersi difesi da un’aggressione.