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Mario Draghi furioso con Ursula von der Leyen sulla crisi del gas: "Non abbiamo ancora concluso niente"

Mario Draghi

L'ex Premier italiano si scaglia contro la Germania e l'Europa intera, rea di non aver trovato ancora soluzioni

Siamo abituati ad un Mario Draghi sempre posato e discreto, ma sembrerebbe proprio che in occasione di un recente vertice europeo tenutosi poche ore fa al Castello di Praga il Premier italiano (in uscita) abbia perso le staffe, esausto e deluso dal continuo rimandare da parte di alcuni paesi europei e dalle stesse istituzioni comunitarie le azioni atte a risolvere la crisi del gas.

I timori di Mario Draghi è che in occasione del prossimo vertice europeo per l’energia, e l’ultimo in cui sarà ancora in carica in veste di primo ministro italiano, i leader non riescano per l’ennesima volta a trovare una soluzione ad un crisi che sta mettendo in pericolo la stabilità economica di milioni di cittadini.

Come riportato dalla Stampa, i presenti al vertice di Praga avrebbero sentito Draghi pronunciare queste durissime frasi:

“Stiamo discutendo di gas da sette mesi. Abbiamo speso decine di miliardi dei contribuenti europei, serviti a foraggiare la guerra di Mosca e non abbiamo ancora risolto nulla. Se non avessimo perso così tanto tempo ora non ci troveremmo sull’orlo della recessione

Un Draghi così furioso non si era mai visto

In base alle indiscrezioni apparse sul quotidiano, sembra che siano state davvero rare le occasioni in cui l’ex presidente della BCE si è fatto vedere così alterato. Stando a quanto racconta la Stampa, l’invettiva di Draghi sarebbe stata rivolta in primis alla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, con la quale già aveva discusso il giorno prima, invitando la collega a smetterla di farsi condizionare nelle sue scelte da Belgio e Germania.

Gli altri oggetti delle sue critiche sarebbero il cancelliere tedescho Scholz e il premier olandese Mark Rutte: entrambi, secondo Draghi, sono rei di aver rotto il fronte della solidarietà europea.

Ad oggi, l’Italia ha proposto un tetto al gas dinamico, ma ha trovato l’opposizione degli altri paesi. Secondo il premier basterebbe “la volonta politica per fermare la corsa del prezzo del gas”: ma a quanto pare l’Europa non ha ad oggi la sua stessa visione.