Chi è Mario Pianesi: guru indagato della macrobiotica

Mario Pianesi è, anzi era, il capo supremo della setta che è stata da poco scoperta e smantellata dalla polizia di Ancona. La setta era molta diffusa, e i suoi adepti, individui deboli psicologicamente, venivano schiavizzati e sfruttati. Mario Pianesi aveva creato un sistema che comprendeva anche corsi, ristoranti, punti vendita. L’uomo, chiamato maestro all’interno della setta, è indagato, assieme ad altre persone del meccanismo, per associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.

Mario Pianesi

Mario Pianesi, proveniente da Tirana, fino ad oggi era considerato un benefattore. Era ritenuto come il precursore della macrobiotica in Italia. Non ha seguito nessun corso di laurea in medicina, men che meno in nessun altro campo. Non ha nemmeno il diploma dal momento che si è fermato alla terza media. Aveva però ottenuto una laurea ad honorem in medicina, conseguita all’Accademia delle scienze della Mongolia. Il suo sistema conva in tutto 90mila associati in Italia, più oltre cento punti vendita e ristoranti. Questo erano forniti dall’associazione Un punto macrobiotico (Upm). Nulla veniva dichiarato al Fisco.

La setta

La setta di Mario Pianesi aveva numerosi adepti. Questi venivano adescati e scelti tra i profili psicologici più deboli. Venivano ‘ubriacati’ attraverso racconti sulla dieta macrobiotica e sui suoi miracolosi effetti. Infatti, secondo Mario Pianesi, questa, per esempio, era in grado di curare malattie incurabile.

Il passo successivo era quello di giungere ad un controllo quasi totale degli adepti, che divenivano così delle vere e proprie vittime. In particolare, veniva negato agli adepti di avere a che fare con dei medici. Tutta la loro vita arrivava ad essere gestita da Mario Pianesi, detto maestro. Costui si avvaleva di alcuni collaboratori fidati, sparsi in tutta Italia. Gli adepti venivano convinti ad abbandonare il loro lavoro, e in molti casi a rifiutare la propria vita precedente e a lavorare per la setta. Questo come ringraziamento per quanto l’organizzazione avrebbe fatto per loro. Di fatto, però, era sfruttamento allo stato puro. Le vittime erano costrette a lavorare per molte ore e, nei casi più fortunati, sottopagati. L’apice veniva raggiunto quando agli adepti venivano pretese donazioni di denaro.

Una donna adepta della setta era giuntaa a pesare 35 chili dopo essere stata sottoposta al ferreo regime alimentare imposto dalle diete di Mario Pianesi. Stando a quanto è saltato fuori, la giovane quando ha deciso di intraprendere la dieta anche se non aveva problemi di linea. Comunque, è stata sottoposta ad un dieta esagerata, e la donna è arrivata ad esere sottopeso.

Le indagini

Le indagini sono partite nel 2013, in seguito alla denuncia di una ragazza, ex edepta della setta. Le indagini sono state condotte dai poliziotti delle squadre mobili di Ancona e Forlì. Prezioso è stato anche il supporto della squadra anti sette del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.