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Mark Zuckerberg preso di mira dagli hacker: violati i suoi profili social

Mark Zuckerberg preso di mira dagli hacker: violati i suoi profili social

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, sarebbe stato vittima di un hackeraggio da parte del gruppo OurMine, un team di pirati informatici che, craccando la sua password, sarebbe entrato nei suoi profili social. Il genio della tecnologia americano Mark Zuckerberg, noto ai più per aver creato la ...

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, sarebbe stato vittima di un hackeraggio da parte del gruppo OurMine, un team di pirati informatici che, craccando la sua password, sarebbe entrato nei suoi profili social.

Il genio della tecnologia americano Mark Zuckerberg, noto ai più per aver creato la piattaforma social Facebook, sarebbe stato vittima di hackeraggio: questo quello che la rivista Newsweek ha dichiarato al mondo. I suoi profili Twitter, Linkedin e Pinterest sono stati attaccati dal gruppo OurMine che, sfruttando il fatto che Zuckerberg usi la stessa password di accesso a tutti i suoi social, è riuscito facilmente a eludere la sicurezza online e ad entrare nei profili di Mark. Per celebrare l’impresa gli hacker, con tono di scherno, hanno rinominato l’account Pinterest di Zuckerberg in “Hacked by OurMine Team” e hanno scritto sul suo Linkedin “Hey @findk, eri nel database di Linkedin con la password dadada“.

L’account Facebook di Mark, per ironia della sorte, non è stato invece vittima di hackeraggio. Subito i danni sono stati emarginati e sono scomparse le tracce dell’operazione condotta da OurMine ai danni di Zuckerberg. Il profilo Twitter dei pirati informatici è stato disattivato e, nei prossimi giorni, si procederà nella ricerca dei membri dell’OurMine Team che, a quanto sembra, sarebbe formato da un gruppo ristretto di 3 o 5 persone tutte provenienti dall’Arabia Saudita.

Mark Zuckerberg è solo l’ultima delle vittime di OurMine: pochi mesi fa Kate Perry, la cantante pop americana, è stata anch’essa vittima di hackeraggio da parte dello stesso team di pirati informatici. A chi si chiede come possa succedere una cosa del genere, la risposta è piuttosto semplice: nel 2012 furono sottratte illegalmente dalla piattaforma Linkedin milioni e milioni di password personali e, tali credenziali, vennero usate da hacker di tutto il mondo per colpire i profili social dei propri beniamini. Per fortuna il movente sembrerebbe riconducibile solamente a scherzi di cattivo gusto.