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Marmolada, Draghi a Canazei: “Necessario prendere provvedimenti per impedire altre tragedie”

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Marmolada, Draghi a Canazei: in conferenza stampa, il premier ha ribadito la necessità di prendere provvedimenti per impedire nuove tragedie in futuro.

Tragedia alla Marmolada: il premier Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa a Canazei, sottolineando la necessità di prendere provvedimenti affinché in Italia non si verifichino più situazioni analoghe.

Marmolada, Draghi a Canazei: “Necessario prendere provvedimenti per impedire altre tragedie”

All’origine della tragedia sulla Marmolada che ha causato vittime, feriti e dispersi non c’è soltanto l’imprevedibilità della natura ma anche il dramma dei cambiamenti climatici che stanno compromettendo il futuro del Pianeta. In conferenza stampa a Canazei, luogo in cui è stata organizzata la centrale operativa che si sta occupando del coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso questo concetto in modo chiaro, facendo esplicito riferimento al “deterioramento dell’ambiente” causato dall’uomo.

Nel corso della conferenza stampa, visibilmente commosso dopo aver incontrato i parenti delle vittime, il premier ha dichiarato: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in questo giorno e mezzo, ringraziare per la generosità, professionalità e coraggio, perché le operazioni si sono svolte e si svolgono in una situazione di grande pericolo. È necessario prendere provvedimenti affinché quanto accaduto qui non accada più in Italia”.

Il presidente del Consiglio ha raggiunto Canazei intorno alle 15:30. Dopo essere atterrato all’aeroporto di Verona, ha raggiunto il sito in auto in quanto il maltempo ha reso impossibile procedere con il trasferimento in elicottero.

Insieme a Draghi, era presente il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il presidente della regione Veneto e i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano.

Marmolata, Draghi a Canazei: “Grazie a protezione civile, soccorso alpino, vigili del fuoco, autorità sanitarie e volontari”

In occasione della conferenza stampa, Draghi ha spiegato: “Sono qui per rendermi conto di persona di quanto è successo. Ringrazio in particolare la protezione civile, il soccorso alpino, i vigili del fuoco, le autorità sanitarie e i volontari per il loro coraggio, generosità e professionalità”.

In questo contesto, le squadre di soccorso hanno fatto presente al premier che il recupero delle persone disperse sul fianco della Marmolada è estremamente difficile, soprattutto in corrispondenza della parte più alta travolta dalla frana. A quanto pare, alcuni dispersi sarebbero precipitati nei crepacci. Per quanto riguarda le vittime che si trovano nella parte inferiore e che sono state sommerse da ghiaccio e detriti, invece, “con lo scioglimento della neve e l’ausilio di escavatori sarà possibile procedere a un tentativo di recupero”.

Il premier Draghi, infine, è ripartito per Verona verso le 16:30 in quanto è atteso a Palazzo Chigi alle ore 20:00 per tenere un intervento sulla missione a Canazei.

Luca Zaia in conferenza stampa a Canazei

In conferenza stampa, è intervenuto anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha ribadito quanto la sua Regione stia “pagando una situazione pesante: abbiamo 3 vittime identificate e 7 dispersi o reclamati di cui non abbiamo notizie. Una situazione che non pensavamo di dover affrontare. Abbiamo mandato uomini e mezzi. Stiamo contribuendo anche alle cure: abbiamo tre ricoverati in Veneto, 2 tedeschi e una persona non ancora identificata in condizioni gravi. Spero che i numeri si fermino qui”.

Zaia ha anche commentato le dimensioni del seracco di ghiaccio che si è staccato dalla Marmolada, spiegando: “Si è staccato un blocco di detriti e ghiaccio lungo 200 metri, largo 60 metri e spesso 30 – e ha aggiunto –. Siamo reduci da un incontro con i famigliari, coloro che aspettano notizie su chi non è ancora tornato a casa. Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando a questa tragedia. Andremo avanti con le ricerche fino all’estremo, lo dobbiamo ai familiari”.