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Marsiglia, arrestato a Ferrara il fratello dell'attentatore: lo avrebbe aiutato nellʼattacco

Marsiglia

Ferrara, arrestato il fratello dellʼattentatore di Marsiglia: lo avrebbe aiutato nellʼattacco.

Marsiglia, a meno di dieci giorni dall’attentato costato la vita a due ragazze di 17 e 21 anni, continuano le ricerche dell’attentatore responsabile di queste morti, e il cerchio continua a stringersi sempre di più. È notizia di ieri che a Ferrara, è stato arrestato uno dei fratelli di Ahmed Hannachi, il terrorista che ha colpito lo scorso 1 ottobre nella città francese.

Siamo in Italia, quindi, dove l’arresto di Anis Hannachi, questo il nome dell’uomo, è stato effettuato dalle squadre della Digos di Bologna e Ferrara, le indagini sono state coordinate tra Italia e Francia, e il fermo è scattato su disposizione della procura antiterrorismo di Roma, in esecuzione di un mandato di arresto europeo della magistratura francese.

L’uomo, che ha 25 anni, è stato sposato con un’italiana, ovvero Ramona Cargnelutti, dalla quale adesso è separato, ed è stato catturato dopo delicate indagini. Si aspetta l’arrivo dell’ex moglie in procura, per rispondere ad alcune domande e dare, laddove ci fossero, delucidazioni sul passato del suo ex coniuge.

Ma, come è facile comprendere, il lavoro degli investigatori non è affatto concluso qui. In Tunisia, infatti, qualche giorno fa, sono stati arrestati altri due familiari dei fratelli Hannachi, ovveroun altro fratello minore dell’attentatore, per intralcio alla giustizia, e una sorella, che sarebbe nota alle forze dell’ordine come etremista.

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L’attentato di Marsiglia

La paura degli attacchi dell’Isis è sempre viva, l’attentato di Marsiglia mostra come anche un solo uomo, senza un piano organizzato da mesi e da più persone, possa da solo compiere una strage. Non è ancora chiaro se l’attentato nella città francese è stato organizzato in solitaria da Ahmed Hannachi, seppure sia stato a suo tempo rivendicato dall’Isis, o se invece è stata un’azione solitaria che, comunque, ha avuto conseguenze tragiche.

La notizia della rivendicazione, comunque, è stata resa nota dal Site, che monitora l’estremismo islamico a livello mondiale. Si tratta di una società statunitense con sede a Bethesda, nel Maryland, che si occupa di pubblicare tutte le attività online delle organizzazioni Jihadiste. Dal 2002 al 2008, il SITE Intelligence Group era noto come Search for International Terrorist Entities (SITE) Institute. Il SITE è diretto dall’analista israeliana Rita Katz.

A quanto pare Ahmed Hannachi non era affatto sconosciuto alle forze dell’ordine, anzi! Pare avesse sette nomi diversi, e a suo carico pendono almeno una decina di reati comuni commessi tra Lione e Mentone a partire dal 2005: traffico di stupefacenti e immigrazione clandestina. Era, però, non ancora conosciuto, o schedato, dall’intelligence.

Questo, a seguito dell’arresto, il comunicato diffuso dalla Digos subito dopo la cattura di Anis Hannachi:“L’arresto, eseguito dalle Digos di Bologna e Ferrara, è giunto al termine di un’articolatissima attività investigativa coordinata dal Servizio Centrale per il Contrasto del Terrorismo Esterno della DCPP-UCIGOS che ha portato al rintraccio del ricercato in territorio italiano. L’uomo è accusato di partecipazione ad associazione terroristica e complicità nell’atroce delitto commesso dal fratello.”.