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Proprio mentre in Italia aumentano i casi di Covid-19, Vincenzo De Luca prolunga l’obbligo della mascherina all’aperto: l’ordinanza in Campania sarà valida fino a settembre.
Mascherina all’aperto, prolungato l’obbligo in Campania
De Luca, governatore della Campania, non ha mai nascosto la volontà di estendere l’obbligo della mascherina all’aperto nella sua Regione.
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Così, a margine di una visita al Policlinico di Napoli, ha comunicato la proroga a settembre dell’ordinanza che scade a fine luglio, nel rispetto dell’ordinanza ministeriale, e non esclude un possibile slittamento dell’apertura delle scuole in Campania.
Mascherina all’aperto obbligatoria fino a settembre in Campania: le parole di De Luca
“Facciamo altre dieci ordinanze per rendere obbligatorie dieci mascherine, anche sulle orecchie. Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c’è un 10% che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri, ma contagia a sua volta gli altri, quindi l’uso della mascherina dev’essere obbligatorio sempre anche quando si è vaccinati per la tutela propria e degli altri”, ha dichiarato De Luca.
Quindi ha aggiunto: “È davvero un martirio portare la mascherina? Certo è un piccolo fastidio, ma in cambio abbiamo una grande protezione e un aiuto per tornare alla vita normale. Un po’ di buon senso”.
Obbligo della mascherina all’aperto in Campania: attenzione alla movida
Vincenzo De Luca ha commentato anche le segnalazioni di discoteche aperte in alcune città campane.
“Avete visto le immagini dei locali notturni e delle discoteche? Anche quando fanno finta di avere ingressi controllati, venti, dieci, trenta persone, arrivano l’una/due di notte e si scatenano, entrano centinaia di persone a fare quello che vogliono. Non va bene”, ha detto.
Il governatore campano si oppone alle manifestazioni contro il Green Pass obbligatorio. Infatti, ha dichiarato: “Non capisco qual è l’alternativa. Hanno fatto la manifestazione per chiedere cosa? Ricreazione per tutti? Liberi tutti? Siamo liberi, pronti a divertirci e poi a chiudere l’Italia. Lasciamo perdere le stupidaggini, andiamo avanti. Abbiamo perso un mese e mezzo per responsabilità nazionali,perché la comunicazione fatta da Roma è stata sconcertante e ha creato dubbi, incertezze, preoccupazioni. Tante segnalazioni contraddittorie sono arrivate anche alle Regioni. Le scemenze dette a Roma hanno creato un clima di confusione che ha rallentato la vaccinazione. Adesso si sta riprendendo la somministrazione di dosi con grande impegno, i giovani hanno capito che se non ci vacciniamo non torniamo alla vita normale”.