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Mascherine al chiuso, il governo ha deciso e l’obbligo sarà prorogato

Il ministro della Salute Roberto Speranza

Rigoristi di Speranza ed "aperturisti" di Salvini arrivano ad un compromesso: mascherine al chiuso, il governo ha deciso e l’obbligo sarà prorogato

Indietro “quasi tutta” dell’esecutivo sulle mascherine al chiuso via dal primo maggio, il governo ha deciso che l’obbligo sarà prorogato, con fonti parlamentari che spiegano che in alcuni luoghi e circostanze si dovranno ancora portare almeno per un altro mese o fino all’inizio dell’estate. Come spiega Fanpage la notizia non è ancora ufficiale, tuttavia la linea rigorista del ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe parzialmente smontato quella degli “aperturisti” capeggiati dalla lega di Matteo Salvini.

Mascherine al chiuso, il governo ha deciso

E come sempre accade in Italia si è trovata una via di mezzo che non scontenta nessuno (o che scontenta tutti). Il decreto Covid di fine marzo del governo Draghi aveva individuato nel primo maggio la data da cui far cadere l’obbligo di mascherine al chiuso, tuttavia la proroga dell’obbligo di indossarla pare certa, ovviamente non dovunque e con una specifica ordinanza del solo Speranza. Vediamo dove si dovrebbe continuare a portarla: sui mezzi di trasporto pubblico urbani o extraurbani, sia quello locale che a lunga percorrenza (autobus, metro, treni, aerei, navi, pullman), poi al cinema e a teatro, nelle sale da concerto e sui luoghi di lavoro.

Ecco dove dal primo maggio “non serviranno più”

Dove invece dal primo maggio le mascherine al chiuso non dovranno essere più portate? In bar, ristoranti, negozi, palestre e tutte le altre attività al chiuso non menzionate nella lista fatta al termine del summit fra le “due fazioni”, lista, lo ripetiamo, del tutto ufficiosa. Resterebbe poi la raccomandazione di indossarla in qualsiasi situazione di assembramento dove la distanza di sicurezza di un metro non sia garantita.