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Maso da Maurizio Costanzo: 'Penso ai miei ogni giorno. Sono pentito'

Maso

Pietro Maso è stato protagonista della puntata di apertura del programma "L'Intervista": l'uomo si è detto pentito per ciò che ha fatto.

Pietro Maso è stato protagonista della puntata di apertura del programma “L’Intervista”, condotto da Maurizio Costanzo. Nel corso dell’intervista, Maso, che nel 1991 ha ucciso i suoi genitori, Antonio Maso e Rosa Tessari, per ottenere l’eredità, ha spiegato come ha vissuto il periodo in carcere. Ha rivelato di pensare ogni giorno ai suoi genitori, a quello che ha fatto e ha aggiunto di essersi pentito. L’uomo era stato condannato a trent’anni. Ma è uscito, in condizioni di semilibertà, dopo ventidue.

Il caso di cronaca

Protagonista della puntata di apertura del programma “L’Intervista”, condotto da Maurizio Costanzo, è stato Pietro Maso. L’uomo nel 1991 ha ucciso i suoi genitori, Antonio Maso e Rita Tessari, a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona.

Maso per tre giorni si finse addolorato per la perdita dei suoi genitori. Ma poco dopo confessò di essere stato lui a compiere l’omicidio. Aveva un unico obiettivo, ovvero ottenere l’eredità dei genitori. L’uomo era stato condannato a trent’anni di carcere. Ma dopo ventidue è uscito, in condizioni di semilibertà.

Le parole di Maso a Costanzo

Dopo un lungo periodo di silenzio, durante il quale ha pubblicato anche un libro intitolato “Il male sono io”, Maso, che oggi ha quarantasei anni, ha deciso di tornare a parlare. E lo ha fatto nel corso del programma “L’Intervista”, nella puntata di apertura che ha suscitato numerose polemiche.

Nel corso dell’intervista, Maso ha confessato di essere per la prima davvero forte in quanto si sente se stesso. Ha poi aggiunto di essere pentito di quello che ha fatto, ma ha anche affermato di essere pronto per ricostruire la sua vita. Ha poi raccontato di pensare sempre ai suoi genitori, che lo hanno accompagnato in tutti questi anni e che lo hanno fatto diventare la persona che è oggi.

Quando Costanzo gli chiede cosa abbia risposta quando la madre gli ha chiesto se le volesse bene, Maso con un filo di voce ha detto che le rispose di sì. Anche se in realtà non era la verità. Proprio perchè quella domanda arrivò pochi momenti prima che avvenisse l’omicidio e l’uomo aveva alzato tutte le barriere per affrontare il momento. Maso si era completamente staccato dai suoi genitori. La madre si accorse di questa cosa e per questo motivo gli fece quella domanda.

L’intervista prosegue. Costanzo chiede a Maso se ha mai pianto per i suoi genitori. L’uomo risponde che ha un problema nell’esternare il dolore e la sofferenza con le lacrime. Per questo motivo sta molto male. Tanto da pregare Dio affinchè lo faccia piangere, perchè non ci riesce. Una volta però è successo che ha pianto. E’ capitato in carcere. Però in quella occasione non poteva farsi vedere che piangeva, perchè altrimenti sarebbe rimasto schiacciato dagli altri detenuti.

Di chi invece non vuole parlare, perchè proprio non se la sente, è dell’ex moglie Stefania, che lo ha lasciato e ha chiesto il divorzio dopo otto anni insieme: “L’amore è un argomento che mi fa male”, ha affermato Maso. Che poi ha chiesto di andare avanti.

Coinvolte anche le sorelle

Nei racconti di Maso durante l’intervista ci sono anche le sorelle, Nadia e Laura. L’uomo nel 2016 è stato indagato dalla procura di Verona per una tentata estorsione nei confronti delle due sorelle, a cui successivamente è stata garantita una scorta.

In una intercettazione telefonica si può sentire Maso affermare che su di loro voleva finire il lavoro iniziato venticinque anni fa. Su questo argomento, l’uomo ha spiegato che ha davvero pensato di ucciderle, perchè si è trovato a vivere uno sdoppiamento della personalità, dovuto anche alla droga. Ma adesso dichiara di essere cambiato, di essere in una comunità e di non essere più in grado di uccidere. Vuole una vita semplice.

Maso infine ha concluso confessando di aver pensato recentemente al suicidio, a causa dell’abuso di droga. Ma ora è pronto a ripartire, consapevole che non può più sbagliare.