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Massacrati 292 coccodrilli per l'uccisione di un uomo

Massacrati 292 coccodrilli per l'uccisione di un uomo

Sono stati massacrati 292 gli esemplari di coccodrillo, barbaramente uccisi in una riserva-allevamento nel distretto di Sorong.

Un massacro che la polizia non è stata in grado di impedire. Sono 292 gli esemplari di coccodrillo, barbaramente uccisi in una riserva-allevamento nel distretto di Sorong, nella Papua occidentale. Gli abitanti di un villaggio adiacente alla riserva si sono scagliati contro gli animali non appena saputa la notizia della morte di un loro compaesano, di 48 anni, sbranato dai rettili perché entrato nel loro habitat per raccogliere verdure e fasci d’erba per il suo bestiame.

La vendetta

Gli uomini del villaggio non hanno retto la notizia dell’uccisione di un loro compaesano ad opera dei coccodrilli. Armati di mazze, asce e vanghe, i popolani si sono avventati contro il recinto e una volta dentro la riserva si sono fatti giustizia da soli.

La vicinanza tra gli abitanti e i rettili non era stata accolta dai primi nel migliore dei modi: la responsabile dell’agenzia nazionale indonesiana per la conservazione delle risorse naturali, Basar Manullag ha ha spiegato che l’area protetta era stata creata nel 2013 con l’obiettivo di allevare i coccodrilli di acqua salata e della Nuova Guinea, due specie sotto protezione. Ma una delle condizioni era proprio che la riserva non creasse disturbo alla comunità locale.

Quando il quarantottenne si è infiltrato nel recinto non si era resoconto di essere stato puntato da uno degli esemplari, che in pochi istanti gli è stato addosso. “Un inserviente ha sentito qualcuno gridare e chiedere aiuto”, ha raccontato Manullag. Quando l’uomo ha raggiunto il recinto, ha fatto appena in tempo per vedere il coccodrillo scattare in attacco. Per la vittima non c’è stato nulla da fare. Gli inquirenti adesso stanno cercando di far luce su quanto è accaduto, le indagini sono in corso.

Coccodrilli, una specie protetta

Il coccodrillo della Nuova Guinea è una specie protetta, diffusa in diverse zone dell’Indocina ma estintasi in Vietnam, nel Laos e in Thailandia e la cui popolazione complessiva e’ in rapido calo. L’uccisione di animali di una specie protetta è punita in Indonesia con sanzioni pecuniarie e in alcuni casi con pene detentive.

Il coccodrillo è per antonomasia riconosciuto come il principale rivale dello squalo nei principali film di mostri, ma, appunto, come dice il genere stesso, i rettili di Hollywood non hanno nulla a che vedere con gli animali veri e propri. Le pellicole che hanno rappresentato i coccodrilli come macchine di morte sono innumerevoli, tra prodotti ad alto budget e produzioni di serie Z: da Lake Placid – Il terrore corre sul lago, del 1999, a cui si sono susseguiti discutibili sequel, ai film della Asylum, nota casa di produzione americana, diventata famosa per la realizzazione di film trash o comunque di scarso valore cinematografico.

Tuttavia, anche la cronaca non ha mancato di raccontare di coccodrilli mangia uomini. Il più famoso resta il rettile Gustave, conosciuto anche come il ‘terrore del Tanganika’. Questo serial killer a scaglie ha imperversato nel lago del Tanganika, in Africa orientale, è accusato dalle leggende popolari di aver ucciso 300 uomini. Il primo attacco di Gustave risale al 2004, la vittima si chiama Idelphonse Ndikumana, ventottenne del Burundi che aveva deciso di farsi un bagno nelle acque limpide del lago. Il suo nome compare nel lungo elenco di vittime attribuite al coccodrillo.

I racconti

I racconti popolari lo hanno descritto come un rettile colossale: tra i 4 e i 7 metri di lunghezza, con un peso di una tonnellata. Proprio per via della sua mole il coccodrillo potrebbe aver deciso di predilige prede lente e facili da cogliere nel sacco. Le cronache del tempo parlano di una vera e propria strategia: Gustave, per uccidere segue un rituale. Aspetta paziente e osserva, senza destare il minimo sospetto. Al momento giusto compare dal nulla, afferra le sue vittime, le annega nelle acque del lago e le fa letteralmente a pezzi.

Il terrore del Tanganika non esiste più, però, perchè nel 2005, Alphonse Fofo, allora consigliere dell’Istituto per l’Ambiente e la conservazione della nature, ha annunciato la notizia che l’animale era stato catturato e ucciso, con buona pace di chi aveva intenzione di catturarlo per studiarlo. I coccodrilli mostruosi sono ormai relegati al cinema, e la furia dei cittadini del villaggio nel distretto di Sorong si è avventata su semplici animali che hanno risposto al proprio istinto di caccia. Le indagini in corso.