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Massimo Galli sulla variante Omicron: “Non uccide i vaccinati”

Massimo Galli

Massimo Galli ribadisce la sua posizione dopo i primi studi sulla variante Omicron: “Non uccide i vaccinati ma merita attenzione senza allarmismo”

A L’aria che Tira Massimo Galli ha detto la sua sulla variante Omicron partendo da un dato che sembra via via consolidarsi: “Non uccide i vaccinati”. L’infettivologo milanese sottolinea come le sue mutazioni non sembrino portare più letalità ma avvisa comunque di tenere la guardia alta sulle nuove informazioni che sul ceppo ultimo arrivato di Covid arriveranno nelle prossime settimane.

Galli: la Omicron non uccide i vaccinati e “non provoca sintomi particolarmente gravi”

Ha spiegato Galli: “Sembra che la variante Omicron non abbia provocato sintomi particolarmente gravi. Se il vaccino è un ombrello con qualche buco, quando piove lo uso comunque”. Il dato empirico più confortante sembra essere quello dei sintomi lievi nei contagiati. E Galli ha spiegato: “Ci è stato detto che Omicron presenta 32 mutazioni e una dozzina sono localizzate nel punto d’attacco delle nostre cellule: per questo è diventata automaticamente una variante preoccupante, ma non sembra che uccida le persone vaccinate. I sintomi sembrano lievi ma abbiamo bisogno di tempo per valutare più dati”.

La Omicron “non uccide”, per Massimo Galli serve attenzione senza allarmismo

Certo, “va mantenuto il massimo dell’attenzione, ma non è il caso di prendere posizioni eccessivamente allarmiste. Non è la variante che buca tutto, potrebbe bucare in parte”. E la chiosa di Galli fa il paio con le sue recenti dichiarazioni sulla Omicron.

Anche se la Omicron non uccide Galli è perentorio: “La terza dose di vaccino può essere comunque un ombrello”

Ha concluso il professore a riposo: “È il caso che la gente si vaccini e la terza dose dovrebbe aiutarci a mettere in sicurezza i cittadini. Se il vaccino è un ombrello con qualche buco, quando piove lo uso comunque. Se il vaccino verrà aggiornato, ne approfitteremo quando sarà disponibile“.