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Matrimonio gay, sindaco non celebra le nozze: "Contro la mia cultura"

nozze

Il sindaco di un paese decide di non celebrare le nozze di una coppia gay, in quanto a suo dire, la loro unione andrebbe contro la sua cultura.

In un paesino in provincia di Brescia, a Prevalle, il sindaco si rifiuta di celebrare il matrimonio di una coppia gay in quanto andrebbe contro la sua cultura.

La vicenda

Il sindaco di Prevalle, Amilcare Ziglioli, un leghista, rifiuta di celebrare il matrimonio di una coppia omosessuale dicendo che “per me non sarebbero da fare”. In seguito, però cambia la sua posizione, dicendo che accetta e ammette le unioni civili omosessuali, ma non sarà lui a celebrarle, bensì qualcun altro. Infatti, a celebrare le nozze della coppia non sarà il sindaco del paese, ma l’assessore.

Di sicuro non è una novità che le amministrazioni locali non amano questo tipo di unioni. I componenti della varia giunta comunale sono no gender e il sindaco lo scrisse sui pannelli luminosi lungo le vie. A Prevalle nel mese di luglio c’è stata anche l’inaugurazione di uno sportello anti gender, gestito da una insegnante.

Il sindaco del paese continua a dire di non essere omofobo, e a proposito di questo precisa: “Non siamo omofobi, ma non vogliamo che certe teorie entrino nelle nostre scuole e vengano insegnate ai nostri ragazzi”.

Il matrimonio dei due sarà celebrato nella giornata di sabato. Il sindaco ammette che questo tipo di unioni sono contrarie alla sua cultura. “La mia cultura e la mia posizione non sono in linea con queste celebrazioni , ma la legge ci chiede questo e quindi qualcuno lo farà. Nella stessa sala dove si fanno i matrimoni normali”.

Il caso in Piemonte

Non solo in Lombardia, ma anche in un altro paese del Piemonte, per la precisione in Canavese, a Favria, un sindaco si è rifiutato di celebrare il matrimonio di una coppia omosessuale in quanto andrebbe contro i suoi stessi principi. Il sindaco si è opposto alla celebrazione del matrimonio gay dicendo: «Non me la sento di andare contro a determinate convinzioni di natura etica. Perché un sindaco non può essere obiettore di coscienza?».

In seguito al rifiuto del sindaco di celebrare le nozze in Piemonte, è intervenuto il Coordinamento Torino Pride, il quale ha espresso il suo parere in merito dicendo:

«E’ gravissima la presa di posizione del sindaco di Favria che, sulla base di pretestuose questioni “di principio” viola in modo palese la legge e i diritti dei suoi concittadini e delle sue cittadine omosessuali e per estensione di tutte e tutti, non solo negandosi alla celebrazione dell’unione civile richiesta da due cittadini del Comune del Canavese ma spingendosi – caso inaudito – a non delegare ad altri la funzione di Ufficiale di Stato Civile».

Insomma, non tutti i paesi e i comuni sono disposti a celebrare un matrimonio tra gay e la strada è ancora molto lunga prima che si possa accettare tutto questo.