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Mattarella sulle consultazioni: "Nessun progresso"

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Concluso il secondo giro di consultazioni. Chiaro il pensiero di Mattarella: "Nessun progresso dopo il confronto tra i partiti".

Concluso il secondo giro di consultazioni con le più alte cariche istituzionali per la formazione del nuovo governo. Chiaro il pensiero di Sergio Mattarella: “Il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza non ha fatto progressi”. La tensione cresce, mentre si manifesta sempre più chiaramente la necessità di un governo che garantisca ordine nel Paese.

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Si è concluso il 12 aprile 2018 il secondo giro di consultazioni tra il presidente Sergio Mattarella e gli esponenti politici. Come nel primo turno, l’apertura delle danze è spettata al presidente emerito Giorgio Napolitano, il quale ha annunciato la vicinanza delle istituzioni al Capo dello Stato per l’arduo compito che gli spetta: formare il nuovo governo.

Dopo Napolitano sono saliti al Colle il presidente della Camera Roberto Fico e il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.

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Le prime affermazioni di Mattarella hanno rivelato una certa preoccupazione da parte del Presidente. L’inquilino del Quirinale ha affermato che dall’andamento delle consultazioni è evidente che il confronto tra i leader dei principali partiti non ha avuto il risultato sperato. Infatti, pare non si veda alcuna maggioranza all’orizzonte. Maggioranza che Sergio Mattarella ha definito fondamentale per la costituzione del nuovo governo.

Nessun compromesso è stato trovato dalle principali forze politiche. La Lega non intende staccarsi da Forza Italia (repulsa con decisione da Di Maio) né trovare un accordo con il Pd, che, a sua volta, non vuole allearsi con i pentastellati che da settimane cercano un punto d’incontro con i Dem.

Il Capo dello Stato, secondo quanto riportato dall’Ansa, ha fatto presente ai leader dei partiti “la necessità per il nostro Paese di avere un governo nella pienezza delle sue funzioni”. Le forti tensioni internazionali contribuiscono a rendere essenziale la nascita di un governo che dia stabilità all’Italia e nel quale viga la pace tra i partiti.

Mattarella ha concluso il suo discorso affermando che attenderà alcuni giorni prima di prendere una decisione definitiva per uscire dalla situazione di stagno in cui si trova attualmente la politica italiana.

Il commento di Matteo Salvini

Sulle consultazioni ha detto la sua anche Matteo Salvini, senza risparmiarsi un commento sulla battuta di Berlusconi: “La Battuta di ieri di Berlusconi? Non cambia nulla. Sono più attento alla sostanza che alla forma. Noi siamo pronti. Certo, ci sono due veti contrapposti di M5S e Forza Italia. Io chiedo a tutti di essere responsabili”. Il leader della Lega ha dichiarato che il Carroccio non ha paura di tornare alle urne, perciò “o la smettono o si vota”.