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Matteo Barbieri: trovato morto ragazzo scomparso 9 giorni fa

Matteo Barbieri

Dal 12 luglio non si avevano più notizie di più. Matteo Barbieri, giovane diciannovenne romano, è stato trovato morto sulla Braccianese

Una moto e un corpo disteso a terra. Così, ormai senza vita, è stato ritrovato Matteo Barbieri, il diciannovenne di cui si erano perse le tracce dal 12 luglio 2018. Il cadavere del giovane è stato trovato sulla Braccianese, vicino a Roma.

Morto Matteo Barbieri

Matteo era scomparso dopo essere uscito dal lavoro, il ristorante “Capperi” in zona Balduina, dove faceva il cameriere. Dal 12 luglio scorso di lui non si sapeva più nulla. Terminato il turno di lavoro, il ragazzo si stava dirigendo a casa, in zona Anguillara. Lì però non ha mai più fatto ritorno.

Matteo Barbieri

Il corpo del ventenne stato trovato all’altezza del km 4 di via Braccianense, al civico 304. La zona si trova nei pressi della stazione dell’Olgiata. Si occupa delle indagini il commissariato Flaminio.

Del caso si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto”. Sulla scomparsa la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato. I familiari avevano postato un appello su Facebook per ritrovarlo. Presto la richiesta di aiuto e collaborazione insieme alle foto di Matteo avevano fatto il giro della rete. “Da questa notte non si hanno più notizie di Matteo Barbieri. Si è visto uscire da lavoro: ristorante Capperi in zona Balduina per dirigersi a casa in zona Anguillara senza mai rientrare. Viaggia sulla moto HONDA CB500 ABS targata EL28415 colore rosso metallizzato. Se qualcuno ha notizie per favore contattate e condividete per aiutarci a trovarlo”.

Con queste parole divulgate sui social i familiari del giovane hanno chiesto aiuto, in preda alla disperazione ma senza mai perdere la speranza. Il desiderio di riabbracciare il loro ragazzo era più forte di qualunque cosa. Ogni barlume di speranza, purtroppo, si è spento nella giornata di venerdì 20 luglio 2018, quando il corpo di Matteo è stato ritrovato in mezzo alla strada, ormai privo di vita. Le indagini (ancora in corso) avranno modo di confermare o smentire l’ipotesi al momento più plausibile: quella dell’incidente in moto.

Il messaggio alla fidanzata

Sembrava inghiottito nel nulla. Da quella notte non si hanno più avute notizie di Matteo Barbieri, 19 anni da compiere, ex studente dell’Istituto tecnico Fermi a Monte Mario e ora cameriere. Matteo alla mezzanotte e 36 minuti della notte tra l’11 e il 12 luglio, finito il turno in sala, ha mandato un messaggio alla sua fidanzata Diana, conosciuta al terzo anno di scuola. “Amore sono appena uscito dal lavoro e sto tornando a casa”, l’avvisava. Poco prima, alle 23.43 aveva scritto anche un sms di buonanotte alla mamma. Poi di lui si era persa ogni traccia.

“Da circa un mese Matteo era andato via di casa, da Roma, per trasferirsi da un amico ad Anguillara”, aveva riferito la fidanzata. Poi aveva confidato: “Tutte le sere, finito di lavorare, mi mandava un messaggino prima di salire sulla sua moto e prendere la via Braccianense dalla Cassia Vecchia, a Roma. E quando arrivava eravamo soliti scriverci nuovamente o chiamarci”. Ma l’altra notte nulla.

Da quel momento, purtroppo, non gli ha mai più risposto al telefono. “Io non ho chiuso occhio”, aveva raccontato la giovane disperata. Poi aveva spiegato: “La mattina dopo, con il coinquilino, abbiamo avvisato i genitori”. Vivevano nell’angoscia. Da quel momento Diana, il papà (che lavora come portiere in un comprensorio della Balduina) e la mamma di Matteo non si sono più fermati. “Abbiamo percorso e ripercorso tutta la strada che Matteo faceva abitualmente, abbiamo girato tutti gli ospedali, ma senza esito”, aveva detto comprensibilmente preoccupata la ragazza.

Gli indizi

Sulla sparizione hanno continuato a indagare i carabinieri della Compagnia Trionfale. C’era un unico indizio concreto: il segnale gps del telefonino del diciottenne. La localizzazione era agganciata fino alla cella di via Alberto Tallone. Così fino a giovedì 12 luglio. Si tratta di una traversa della Braccianense, a una decina di chilometri in linea d’aria da Anguillara. Questo ha fatto sì che gli inquirenti presupponessero che Matteo fosse quasi arrivato a casa.

L’unica segnalazione giunta alla famiglia nel corso di questi nove giorni e posta al vaglio dei carabinieri è di una ragazza che sosteneva di avere visto un ragazzo sopra una moto rossa e con indosso un casco integrale nero con le strisce arancioni e senza visiera, come quello che effettivamente aveva Matteo. La presunta individuazione è avvenuta alle 19.40 di giovedì a Manziana, località vicina dal lago di Bracciano.

I militari avevano prelevato il pc di Matteo in cerca di elementi utili, richiesto i tabulati telefonici e ascoltato amici e colleghi. Una telecamera avrebbe anche ripreso una moto, forse la sua, all’altezza de La Storta, sulla strada per tornare a casa. Sul suo profilo non era emerso nulla di anomalo rispetto a tanti ragazzi della sua età.

I familiari non si erano persi d’animo. Oltre all’annuncio lanciato sui social network, erano andati in via Tallone, dove avevano distribuito volantini e parlato, casa per casa, con i residenti del posto. Invano.