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Matteo Messina Denaro: in quale carcere sconterà la sua pena

Messina Denaro

Matteo Messina Denaro è atterrato a Pescara verso le 22 di ieri sera ed è stato trasferito nel carcere in cui sconterà la sua pena.

Matteo Messina Denaro è atterrato a Pescara verso le 22 di ieri sera ed è stato trasferito nel carcere in cui sconterà la sua pena, ovvero il carcere delle Costarelle a L’Aquila. 

Matteo Messina Denaro: in quale carcere sconterà la sua pena

Matteo Messina Denaro, con un aereo militare decollato da Palermo, è arrivato a Pescara verso le 22 di ieri sera. Il boss sarebbe poi stato trasferito nel carcere delle Costarelle a L’Aquila, anche se manca la conferma. La prigione delle Costarelle accoglie il maggior numero di detenuti pericolosi in regime di 41 bis dei circa 760 che sono divisi nei 12 penitenziari italiani che garantiscono il carcere duro. In questa prigione è detenuta Nadia Desdemona Lioce, terrorista condannata all’ergastolo per i delitti di Massimo D’Antona e Marco Biagi, e i boss Leoluca Bagarella, Raffaele Cutolo, Francesco Schiavone e Felice Maniero, insieme ad altri volti noti della criminalità organizzata, come Filippo Graviano, Carlo Greco, Ignazio Ribisi, Pasquale Condello, Paolo di Lauro Senior e Ferdinando Cesarano. All’Aquila ha fatto anche tappa in diverse occasioni Totò Riina

Il carcere Costarelle a L’Aquila: la struttura

La struttura è stata terminata nel 1986 ed è entrata in funzione nel 1993. Ha una capienza regolamentare di circa 150 detenuti, che può arrivare fino a 300. Dal 1996 è stata convertita alla funzione di ospitare solo detenuti sottoposti a particolari regimi di sicurezza che alloggiano in celle singole. L’organizzazione interna, gli agenti penitenziari e le strutture non sono come quelle degli altri carceri e ci sono maggiori controlli. Tutti i locali sono monitorati dalle telecamere e non ci sono angoli delle stanza in cui il detenuto sfugge alla visuale, ad eccezione del bagno per ragioni di privacy. I colloqui, che si tengono una volta al mese, sono video registrati e ascoltati. I detenuti sono vigilati 24 ore su 24 e il controllo è affidato agli agenti speciali del Gom, addestrati a gestire detenuti come boss di mafia o pericolosi terroristi. Ci sono due agenti per ogni carcerato. 

Il controllo alle celle viene effettuato più volte al giorno, a sorpresa. Gli agenti annusano anche i detersivi. I letti sono saldati a terra e le finestre fatte in modo da non permettere contatti con altri detenuti. L’Aquila è anche l’unico penitenziario con una sezione femminile in regime 41 bis. Sono presenti la terrorista Lioce e mogli di pericolosi boss che avevano ereditato il comando degli affari criminali dopo l’arresto dei mariti. Sono permesse la lettura e la televisione ma solo i canali nazionali.