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Matteo Renzi: il racconto di Firenze nel docufilm

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Sono ufficialmente iniziate le riprese del docufilm su Firenze con Matteo Renzi come presentatore

E’ iniziata dal 19 agosto la nuova carriera di Matteo Renzi in ambito culturale. L’ex premier è stato infatti selezionato per presentare un documentario riguardante la città di Firenze, che porta la firma di Lucio Presta. Il produttore ha infatti richiesto la presenza di Matteo Renzi come divulgatore di cultura, più o meno allo stesso modo di Piero e Alberto Angela.

La nuova carriera di Renzi

L’ex premier e segretario del Partito Democratico ha dunque indirizzato la sua carriera verso un nuovo orizzonte: quello della cultura. E’ stato infatti chiamato a presentare la sua città, Firenze, di cui è stato anche sindaco. “Matteo è nato a Firenze, ci ha vissuto, la conosce a fondo” ha spiegato Presta qualche mese fa per giustificare la scelta proprio di Renzi come presentatore,”Ne è stato sindaco e ha portato qui i potenti del mondo”.

Una scelta ben ponderata dunque quella del produttore, che ha puntato su uno dei volti più famosi della città, abituato già a parlare davanti alle telecamere e ben propenso a far fare bella figura alla sua amata Firenze. Fino al 31 agosto dunque, le telecamere saranno in giro per i punti più famosi della città, a effettuare le riprese per quello che poi vedremo nel docufilm. La prima ripresa è stata effettuata in Santa Croce, all’ombra del monumento a Dante, mentre lunedì le telecamere si sono spostate verso via Gergofili.

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Il programma del docufilm

Oltre alle riprese già effettuate, il documentario dovrebbe espandersi, riprendendo zone come il Duomo, la Galleria dell’Accademia, Palazzo Vecchio, gli Uffizi, San Miniato ed anche nella sala di Clemente VII, ufficio del sindaco della città. Le riprese non dovrebbero ostacolare i turisti, che saranno liberi di circolare per la città dato che le riprese nei vari luoghi dovrebbero essere inferiori ai tre giorni.

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Le critiche e Mediaset

Recentemente, nonostante gli accordi fossero ormai stati siglati, il colosso della TV italiana Mediaset, di proprietà di Silvio Berlusconi, si è recentemente tirato indietro rispetto alla riproduzione del documentario in otto puntate che doveva originariamente essere trasmesso in prima serata. A causa di costi troppo elevati e ai tantissimi insulti rivolti all’anteprima del documentario, sembra che la grande azienda si sia tirata indietro, costringendo Arcobaleno Tre di Lucio Presta a dirigersi verso l’estero, per diffondere il programma tramite altre piattaforme. Non sono mancate le insinuazioni e le proteste verso l’ex premier che, a detta di alcuni, pensa a fare televisione mentre l’Italia si trova in ginocchio davanti al disastro di Ponte Morandi.

Si prospetta dunque un futuro molto difficile per il docufilm, che per ora è solo alla sua quinta giornata di riprese.