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Maturità 2021, il protocollo di sicurezza: guida completa e risposte alle domande frequenti

Maturità

Dall'obbligo di mascherina alla distanza di due metri da mantenere tra maturando e commissione. Ecco tutte le regole da seguire agli esami di Maturità 2021.

Il Ministero dell’Istruzione ha divulgato il protocollo di sicurezza per la maturità 2021 che tutte le persone coinvolte negli esami di Stato 2021 saranno tenute a seguire per evitare il contagio da Covid-19. Il documento, fondamentalmente, rimanda alle regole formulate per la Maturità dello scorso anno, ma non sono assenti novità fondamentali da tenere a mente e da osservare in sede d’esame: nel 2021, infatti, assistiamo allo stop alle mascherine di comunità, e sono sconsigliate anche le tipo FFP2 per un uso prolungato. Le raccomandate per il colloquio rimangono le mascherine di tipo chirurgico.

Skuola.net, per fugare ogni dubbio, ha realizzato un approfondimento sulle modalità di svolgimento dei colloqui d’esame e, grazie all’aiuto di Cristina Costarelli – Dirigente scolastica del liceo Newton di Roma e vicepresidente ANP Lazio – troveranno risposta anche le domande più frequenti sul protocollo di sicurezza.

Le regole di sicurezza della Maturità 2021

Come anticipato, sono sostanzialmente confermate le misure previste nel Protocollo di Intesa per lo svolgimento in sicurezza degli esami siglato tra il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni Sindacali prima dell’esame di Maturità 2020 e che, quest’anno, si applica anche all’esame di Terza Media che si svolgerà in presenza e non a distanza come lo scorso anno. Ecco le indicazioni più importanti provenienti da Viale Trastevere:

  • Sarà necessario mantenere sempre due metri di distanza fra il candidato e ogni membro della commissione;
  • Studentesse e studenti potranno avere un solo accompagnatore;
  • Il calendario di convocazione, che prevede un massimo di 5 candidati al giorno, dovrà essere comunicato preventivamente dalla scuola, con verifica dell’avvenuta ricezione;
  • Il candidato dovrà presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione previsto e dovrà lasciare l’edificio scolastico subito dopo l’espletamento della prova;
  • All’atto della presentazione a scuola il candidato e l’eventuale accompagnatore dovranno produrre un’autodichiarazione che attesti lo stato di buona salute, di non essere attualmente in quarantena o in altre situazioni di rischio, prevedendo l’eventuale aggiornamento del modello sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie competenti;
  • Si dovrà indossare la mascherina, ed è stata raccomandata quella di tipo chirurgico. Non potranno essere utilizzate mascherine di comunità ed è sconsigliato l’utilizzo prolungato delle mascherine FFP2;
  • A scuola saranno disponibili prodotti igienizzanti per i candidati e per il personale della scuola, pertanto non sono necessari guanti;
  • L’aula destinata allo svolgimento dell’esame di stato dovrà prevedere un ambiente sufficientemente ampio che consenta il distanziamento e il ricambio d’aria;
  • Ci saranno percorsi dedicati di ingresso e di uscita dall’istituto, in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i flussi in ingresso e in uscita.

Le risposte alle domande più frequenti sul protocollo di sicurezza

E per chi avesse ancora dubbi sulle norme da seguire per poter svolgere l’esame di Maturità 2021 in sicurezza, Cristina Costarelli – Dirigente scolastica del liceo Newton di Roma e vicepresidente ANP Lazio – ha risposto ad alcune domande frequenti in merito all’applicazione del protocollo in condizioni operative.

  • La mascherina si potrà abbassare anche quest’anno durante la prova? “Il protocollo di quest’anno riprende in pieno le misure di sicurezza di quello dello scorso anno, con piccole modifiche che riguardano alcuni aspetti residuali. Per cui, la mascherina sicuramente si può abbassare durante la prova a condizione che venga mantenuta la distanza di due metri prevista per l’anno scorso e riconfermata.”
  • Ci sarà ancora la necessità dell’autodichiarazione da consegnare prima di sostenere l’esame? “È necessario presentare e sottoscrivere l’autodichiarazione, che può essere modificata – dice il protocollo di quest’anno – sulla base di eventuali indicazioni delle autorità sanitarie competenti.”
  • Ci saranno particolari regole per gli studenti vaccinati o con tampone? “Studenti vaccinati o con tampone non sono previsti: ovvero non è previsto che portino un documento o che per loro sia possibile più di un accompagnatore. Quindi l’aver fatto il tampone o l’essere stati vaccinati non dà diritto a misure diverse rispetto a quelle indicate nel protocollo. Per cui solo un accompagnatore a candidato, visto che il protocollo non fa alcun riferimento a tamponi o vaccini e quindi non ammette eccezioni.”
  • Complessivamente cosa cambia rispetto allo scorso anno? “Rispetto all’anno scorso cambia la questione mascherina: può essere utilizzata la FFP2, ma non per un utilizzo esteso, non può essere utilizzata la mascherina di comunità, la più consigliata e sostenuta è la mascherina chirurgica.”
  • Come si stanno organizzando le scuole per le convocazioni dei candidati? “Per quanto riguarda l’organizzazione delle scuole, anche su questo ci si sta attrezzando come l’anno scorso: mediamente le scuole utilizzeranno (per lo svolgimento dei colloqui) palestre, teatri, aule magne, spazi all’aperto, con distinzione di percorsi per l’entrata e l’uscita, numero di candidati al giorno è di massimo 5, per cui le scuole sono abbastanza preparate sulla falsariga di quello che è avvenuto l’anno scorso.”
  • Potrebbero esserci dei casi in cui un candidato non possa sostenere l’esame per non aver rispettato una delle norme di sicurezza? “Rispetto al fatto che un candidato non sostenga l’esame per non aver rispettato le norme di sicurezza non ci sono indicazioni. Non c’è un regolamento disciplinare dell’esame, ci si aspetta che questo non avvenga mai, anche perché nella scuola si entrerà nell’orario in cui si fa l’esame, non ci sarà nella scuola presenza di persone in attesa o che possano assumere comportamenti di altro tipo.”

In quali casi l’esame non si svolgerà in presenza?

Il protocollo di quest’anno chiarisce anche che, in alcuni casi, le operazioni dovranno essere a distanza, in videoconferenza (o in altra modalità sincrona). Essenzialmente, questo può succedere quando la scuola o i candidati si troveranno in condizioni di non poter svolgere l’esame in sicurezza o siano impossibilitati di recarsi nell’istituto. Si tratta quindi delle seguenti possibilità:

  1. nei casi in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano;
  2. qualora il dirigente scolastico o il presidente della commissione, ravvisino l’impossibilità di applicare le misure di sicurezza, e comunichino tale impossibilità all’USR;
  3. qualora uno o più commissari d’esame siano impossibilitati a seguire i lavori in presenza, inclusa la prova d’esame, in conseguenza di specifiche disposizioni sanitarie connesse all’emergenza epidemiologica;
  4. in caso di candidati degenti in luoghi di cura od ospedali, o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo dell’esame, e per i detenuti.