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Maturità: prima prova tra Verga, Pascoli, Segre, musica e social

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Roma, 22 giu. (askanews) - Prima prova dell'esame di Maturità per oltre 500mila studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori. Dopo due anni, causa pandemia, sono tornati gli scritti in presenza: sei ore per svolgere una delle sette tracce proposte tra tre tipologie: analisi e interpretazione ...

Roma, 22 giu. (askanews) – Prima prova dell’esame di Maturità per oltre 500mila studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori. Dopo due anni, causa pandemia, sono tornati gli scritti in presenza: sei ore per svolgere una delle sette tracce proposte tra tre tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario (tipolgia A), analisi e produzione di un testo argomentativo (tipolgia B) e riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità (tipologia C).

Tra le proposte per i maturandi Pascoli, Verga, Liliana Segre, un testo sulla musica, una riflessione sui cambiamenti climatici del premio Nobel Giorgio Parisi, il Covid e il mondo dei social. “È andata, si spera sufficientemente, almeno sufficiente…” “C’era spazio, ce ne era un po’ per tutti, non erano troppo difficili”.

“Ho fatto l’ultima, la C2, quella sul web; sulle potenzialità e i rischi del web e sull’uso appropriato da parte di giovani e adulti, mi è piaciuta molto”.

“Direi bene, le tracce un po’ complicate ma una carina alla fine l’abbiamo trovata. Quella sulla musica, B2, era sul potere della musica e l’effetto che ha sugli uomini, mi è piaciuto molto espandere questo argomento”.

Qualcuno è rimasto deluso. “Sinceramente a me le tracce non sono tanto piaciute, è stato difficile sceglierne una e penso di averne fatta una noiosa, quella sulla tecnologia, mi è piaciuto quello storico ma non mi sono voluta lanciare troppo”. “Mi aspettavo qualche traccia almeno su Pasolini visto l’anniversario della nascita”.

“Sette tracce che considero molto belle: permettono a tutti, a prescindere dal loro percorso di studi, di esprimersi e narrare il loro percorso” ha commentato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Lui, ha rivelato, avrebbe scelto quella sulla musica; una lingua universale.

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