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Maturità senza mascherine: Costa apre all’ipotesi e polemizza con Bianchi

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

Le tre linee del governo: chi la vuole, chi no e chi delega, sulla maturità senza mascherine Andrea Costa apre all’ipotesi e polemizza con Bianchi

Maturità senza mascherine: nel rebus del momento interviene il vice ministro  Andrea Costa che apre senza mezzi termini all’ipotesi e polemizza con il titolare della scuola in esecutivo Patrizio Bianchi. In buona sostanza il sottosegretario alla Salute propone un decreto ad hoc e spiega che non si può delegare tutto ai dirigenti. Sul tema caldo di questi giorni non cessa la divergenza di vedute all’interno della squadra capitanata da Mario Draghi e in ordine alla eventualità che si possa arrivare allo stop dell’obbligo della mascherina per l’esame di maturità, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si è detto decisamente “possibilista”

Costa e la maturità senza mascherine: si può fare

La linea del sottosegretario alla Salute del governo Draghi è stata ben sintetizzata da un suo intervento sul Corriere della Sera, nel quale l’esponente dell’esecutivo invita i colleghi di governo a essere “coerenti e responsabili” e scende in aperta polemica con il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi spiegando: “Non possiamo delegare scelte politiche ai dirigenti scolastici”. 

Un Cdm con decreto specifico sul tema

Insomma, per Costa e secondo AdnKronos l’occasione per una modifica potrebbe essere “il primo consiglio dei ministri utile, il 15 giugno, quindi in tempo utile per gli esami di maturità”. E lo scopo? Ovvio: far togliere la mascherina agli studenti durante gli esami di Stato e farlo tramite un decreto legge, posto che si superino le remore sul tema del titolare della Salute, Roberto Speranza. Quelle e le remore di delega espresse dal ministro dell’Istruzione Bianchi che aveva detto: “Il presidente della Commissione decide se all’orale si può abbassare la mascherina. Se si è abbastanza lontano, se c’è un’aula molto grande, va benissimo, altrimenti potrebbe essere un problema; è il presidente che decide e va rispettato. Domandate al vostro presidente: dirà sì o no e giustificherà la scelta”.