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Maurizio Costanzo, aperta al pubblico la camera ardente in Campidoglio

Apre oggi alle 10:30 la camera ardente di Maurizio Costanzo allestita in Campidoglio. Lunedì 27 i funerali solenni del giornalista.

Alle 10:30 di sabato 25 febbraio è stata aperta la camera ardente di Maurizio Costanzo allestita in Campidoglio.

Verranno celebrati lunedì 27 febbraio i funerali di Maurizio Costanzo: intanto, alle 10:30 di sabato 25 febbraio, la camera ardente del giornalista e conduttore televisivo ha aperto al pubblico in Campidoglio. L’accesso alla sala sarà possibile anche nella giornata di domenica 26.

Maurizio Costanzo, oggi la camera ardente in Campidoglio: aperta al pubblico anche domenica

L’apertura al pubblico della camera ardente di Maurizio Costanzo allestita in Campidoglio è stata fissata per le 10:30 di sabato 25 febbraio: sarà possibile rendere omaggio al giornalista fino alle ore 18:00. La sala, poi, aprirà ancora una volta alle 10:00 di domenica 26 per poi chiudere definitivamente le porte alle ore 18:00 e consentire l’organizzazione delle esequie.

I funerali solenni disposti dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si terranno, infatti, lunedì 27 febbraio, alle ore 15:00, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, a Roma. In questa circostanza, i cittadini potranno dire addio per un’ultima volta al conduttore che ha rivoluzionato il volto della tv italiana.

Altri casi di funerali solenni

Due decenni fa, il 24 febbraio 2003, i funerali solenni sono stati celebrati per Alberto Sordi. La cerimonia fu organizzata nella basilica di San Giovanni in Laterano mentre circa 250 mila persone erano radunate in piazza. Analogo anche il caso di Mike Bongiorno nel 2009 al Duomo di Milano.

Inoltre, a novembre 2020, è stato proclamato il lutto cittadino – stabilito dalla Giunta Comunale per la morte di una persona che merita di essere omaggiata da tutta la cittadinanza per i suoi riflessi sociali, civili e morali – in occasione della scomparsa di Gigi Proietti. Il corteo funebre dell’attore attraversò i luoghi simbolo di Roma: dal Campidoglio al Globe di Villa Borghese. I funerali furono celebrati in forma privata nella Chiesa degli Artisti.

Entrare nella camera ardete di Maurizio Costanzo: le regole

Con l’apertura al pubblico della camera ardente di Maurizio Costanzo, è stata prevista una vasta affluenza al Campidoglio. Per questo motivo, quindi, per poter accedere alla Sala Protomoteca e salutare per l’ultima volta il giornalista e conduttore, è stato raccomandato di indossare la mascherina FFP2 in modo tale da scongiurare un’eventuale diffusione del Covid e una serie di contagi a catena

Arrivato presso la camera ardente in Campidoglio il feretro di Maurizio Costanzo

Poco dopo le ore 10:00 di sabato 25 febbraio, il feretro di Maurizio Costanzo ha raggiunto il Campidoglio. Ad accogliere la bara era presente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

La camera ardente è stata, quindi, aperta al pubblico alle 10:30, come da programma. Il feretro è stato collocato nella Sala della Protomoteca alla quale è possibile accedere tramite l’ingresso situato in corrispondenza del Portico del Vignola.

Insieme alla bara, sono stati portati nella sala anche quattro vasi di rose bianche e le corone della Regione Lazio e del Comune di Roma.

Tra i primi ad arrivare Rutelli e la moglie Palombelli

Insieme al primo cittadino di Roma, erano presenti anche due dei figli del giornalista: il regista Saverio Costanzo e la sceneggiatrice Camilla Costanzo. Presente anche la prima moglie del defunto, Flaminia Morandi.

Tra i primi a entrare nella camera ardente per rendere omaggio a Maurizio Costanzo c’è stato Francesco Rutelli, accompagnato dalla moglie Barbara Palombelli, ed Emanuela Aureli.

“Lui ha aiutato milioni di italiani a capire e esplorare la vita. Nel suo modo spiritoso, sobrio, curioso, per capire cosa c’è dietro l’angolo, ha detto Rutelli all’uscita della camera ardente per Maurizio Costanzo in sala della Protomoteca in Campidoglio.

Intanto, all’esterno del Campidoglio, circa un centinaio di persona sono in fila per salutare per l’ultima volta il noto conduttore.

Berlusconi in diretta allo Speciale Matrix dedicato a Costanzo: “Dopo l’attentato del 1993, continuò a condurre il suo programma come nulla fosse”

Poche ore dopo la scomparsa di Costanzo, nella serata di venerdì 24 febbraio, su Canale 5, è andato in onda lo Speciale Matrix in collaborazione con il Tg5, intitolato Costanzo, l’uomo che ha cambiato la tv. Lo speciale è stato condotto da Nicola Porro e da Susanna Galeazzi. Durante la diretta, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è intervenuto telefonicamente, esaltando il comportamento del giornalista scomparso dopo il fallimento dell’attentato in via Fauro a Roma il 14 maggio 1993. “Per quanto riguarda il suo coraggio, mi va di fare un accenno a quando scampò miracolosamente all’attentato della mafia, che voleva eliminarlo perché lui non perdeva occasione per criticarne l’esistenza. Bene, continuò a condurre il suo programma come se non fosse accaduto nulla“, ha detto Berlusconi.

Al Cavaliere, poi, è stato chiesto se avesse mai dato consigli a Costanzo per le sue trasmissioni. “Ho sempre dato tanti consigli a tutti, tranne a Maurizio. A lui non ne ho mai dato uno perché sapeva bene cosa fare”, ha rivelato. Sul ruolo che il giornalista e conduttore ha avuto per la tv, invece, Berlusconi ha spiegato: “È stato davvero un protagonista e l’ha fatto sempre con acume, con garbo, con ironia, con amore. Mancherà moltissimo a tutti noi, a me, in particolare, mancherà per la sua amicizia, per il suo affetto, per i suoi consigli. Lo porterò sempre nel cuore e lo ricorderò sempre come un grande professionista, come un grande esempio, come un grande amico”.

L’amicizia che legava il Cav al giornalista

Infine, Berlusconi ha voluto ricordare l’amicizia decennale che lo legava a Costanzo. “Mi è sempre stato vicino e mi ha sempre sostenuto, mi ha sempre consolato nei miei momenti di difficoltà. Con lui non c’è mai stata una discussione sui suoi compensi. Ha sempre accettato quello che gli offrivamo, ci ha sempre trasmesso serenità, positività e coraggio“, ha ammesso il Cav. “Con lui ho sempre avuto buoni rapporti da editore televisivo, ma soprattutto da amico. Ho veramente sentito un grande dolore per la sua scomparsa. È stata la prima star già affermata nel giornalismo e nella televisione che ha avuto il coraggio di venire da noi: in una televisione privata appena agli inizi che non si sapeva se potesse davvero continuare a esistere”.

Berlusconi, inoltre, ha spiegato di non aver visto tutte le puntate del Maurizio Costanzo Show “perché ho sempre lavorato 12 ore al giorno, fino a sera inoltrata” ma ha raccontato che “in certi casi, mi telefonava lui e mi diceva: ‘Guardami stasera perché c’è una cosa interessante’”. Il Cav ha anche detto di non aver mai avuto problemi con il fatto che il giornalista invitasse in trasmissione avversari politici. “Ho sempre lasciato che i responsabili dei programmi invitassero chiunque e anche politici ‘dell’altra parte’. Non mi è mai capitato di fare interventi di questo genere”, ha rivendicato.

L’omaggio di Gualtieri a Maurizio Costanzo prima di lasciare la camera ardente

“Maurizio Costanzo è stato un gigante della storia della televisione, della cultura, del giornalismo italiano. L’omaggio oggi dei romani, delle romane, degli italiani è commovente”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, prima di lasciare la Camera ardente di Maurizio Costanzo allestita nella Sala Protomoteca in Campidoglio.

Raggi sulla morte di Costanzo: “Da lui ho avuto un insegnamento di vita e umano”

“Da lui ho avuto un insegnamento di vita e umano. Una cosa che ci siamo sempre detti è che ci siamo conosciuti tardi. Provavamo a tirar fuori idee per la città che entrambi amiamo. Ho scoperto una persona di una profondissima umanità, capace di parlare di cose molto profonde e molto leggere allo stesso tempo, di ridere e di emozionarci”. A dirlo è stata l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, lasciando la camera ardente allestita per Maurizio Costanzo in sala della Protomoteca in Campidoglio.

L’omaggio dello spettacolo nella camera ardente di Maurizio Costanzo: capannello a pochi passi dal feretro

A partire dalla 10:30, sono stati tanti i cittadini e i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno raggiunto il Campidoglio per salutare per l’ultima volta Costanzo. Presenti Rosario Fiorello, Valerio Mastrandea, il regista Valentino Tocco, Vincenzo Salemme e anche Rossella Brescia e Paola Barale.

Il saluto di Fiorello

Fiorello è entrato da un ingresso laterale e, in segno di omaggio e rispetto, lo showman si è fermato in raccoglimento ponendo le mani ai lati del feretro. Insieme alla moglie, poi, ha raggiunto familiari e amici del giornalista, fermandosi a lungo con loro.

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Mara Venier in lacrime

A salutare Costanzo, c’erano anche Gianni Ippoliti, Mara Venier, Pierluigi Diaco, Rudy Zerbi, Ermete Realacci. La Venier, in particolare, è apparsa particolarmente affranta e si è avvicinata al feretro in lacrime.

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La rosa di Valerio Mastandrea

Entrato nella camera ardente, l’attore Valerio Mastandrea si è fermato dinanzi al feretro di Maurizio Costanzo e ha poggiato una rosa al lato della bara.

Camera ardente di Maurizio Costanzo, l’arrivo di Maria De Filippi e del figlio Gabriele

Poco dopo mezzogiorno, Maria De Filippi è arrivata alla camera ardente allestita per il marito Maurizio Costanzo in Campidoglio, accedendo alla sala da un ingresso laterale. Insieme alla conduttrice, il figlio della coppia, Gabriele, in lacrime. Madre e figlio si sono seduti in prima fila, occupando i posti riservati a parenti e amici.

La De Filippi ha indossato un completo nero e un paio di occhiali sempre neri. Dal suo arrivo, ha scelto di parlare con il figlio per consolarlo mentre il flusso di persone che desidera rendere omaggio al marito procede senza sosta.

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Il governatore del Lazio Francesco Rocca: “Sarebbe giusto dedicargli un teatro”

“Era un pilastro della cultura romana con quel disincanto, con quella fermezza con cui affrontava anche argomenti importanti come la lotta alla mafia. È sicuramente una grave perdita per tutti. Sarebbe giusto che gli venisse dedicato un teatro”. Lo ha dichiarato il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, rispondendo alla domanda di un giornalista mentre lasciava la camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio.

Il ministro Sangiuliano alla camera ardente di Maurizio Costanzo

Non poteva mancare in Campidoglio il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il ministro è arrivato alla camera ardente allestita nella Sala Protomoteca nel primo pomeriggio di sabato 25 febbraio per rendere omaggio a Maurizio Costanzo.

“Quando è nato “Tg2 Post” ho chiamato Maurizio Costanzo per avere le sue impressioni. Era un maestro di televisione e mi ha dato dei consigli molto affettuosi e amichevoli che ho apprezzato grandemente. Credo che abbia lasciato un segno importante nel giornalismo e nella televisione italiana e anche per questo, d’intesa con Palazzo Chigi, abbiamo deciso di proclamare i funerali in forma solenne”, ha detto Sangiuliano.

Meloni: “Costanzo ci lascia una grande eredità”

Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha raggiunto la camera ardente di Maurizio Costanzo. Il premier ha salutato il giornalista e conduttore fermandosi dinanzi al feretro insieme a Maria De Filippi per alcuni secondi. Insieme alla De Filippi, ad accogliere Meloni c’erano il figlio della coppia Gabriele e il sindaco di Roma Gualtieri.

“Ci lascia una grande eredità. Un giornalismo capace di dialogare con tutti, capace di capire che la dimensione umana era molto importante. Aveva le sue idee, ma era una persona viva che cercava di capire tutti. E gli interessava moltissimo il carattere umano delle persone”, ha detto il premier lasciando la camera ardente.

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