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Decathlon: maxi sequestro di prodotti dopanti negli store

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Maxi sequestro di prodotti dopanti negli store Decathlon. La Guardia di Finanza ha effettuato un mega blitz di anabolizzanti spacciati per integratori.

Maxi sequestro di prodotti dopanti negli store Decathlon di Torino. La Guardia di Finanza ha effettuato un mega blitz in cui è coinvolta l’azienda Decathlon. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato alcuni prodotti dopanti che venivano venduti come integratori alimentari. La Decathlon non ne sapeva nulla. A quanto pare l’azienda veniva “sfruttata” senza che sene fosse mai resa conto da alcune società estere che vendevano questi prodotti come semplici integratori alimentari.

Il blitz

Maxi sequestro prodotti dopanti negli store Decathlon di Torino. Questi prodotti erano venuti dall’azienda venditrice di articoli sportivi sotto forma di normalissimi integratori alimentari. La Decathlon, dichiara, è sempre stata all’oscuro di questi fatti. La Guardia di Finanza, dopo un’accurata indagine, ha scoperto che il popolare store di articoli sportivi veniva “sfruttato” da alcune società estere che spacciavano i loro prodotti dopanti per integratori alimentari. E’ ancora tempo di scandalo sui prodotti alimentari. Purtroppo sembra che i controlli di prassi non bastino mai. Per fortuna le Fiamme Gialle sono intervenute e hanno provveduto a sequestrare tutto il materiale. Le sostanze sequestrate sono potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori, ma cosa ancor più grave, venivano spacciati per integratori alimentari.

Il materiale sequestrato

La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato centinaia e centinaia di compresse spacciate per integratori alimentari. Le pastiglie contenevano un alto contenuto di principi attivi potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Le compresse sono state individuate in vendita anche in alcuni store Decathlon della città di Torino. L’azienda non era al corrente della natura delle sostanze anabolizzanti. Le Fiamme Gialle hanno confermato la dichiarazione proveniente dallo store di articoli sportivi e per questo non è di fatto coinvolta nell’inchiesta della Procura di Torino. La sostanza in questione veniva importate dalla Spagna ma il luogo di produzione era la Germania. La pericolosità degli “integratori” in questione è stata confermata dalle analisi effettute dalle forze dell’ordine.

I responsabili

Le aziende che hanno prodotto queste sostanze insieme a quelle che le hanno commercializzate ora dovranno rispondere alle accuse dell’autorità giudiziaria. I reati commessi dalle aziende tedesche e spagnole sono molteplici. Dovranno rispondere alle accuse di commercio di sostanze alimentari nocive, frode nell’esercizio del Commercio, falsa indicazione d’origine, ricettazione, produzione e commercio di sostanze dopanti e steroidee. Al momento non sono emersi casi di malessere dovuti all’assunzione di queste sostanze. L’azione della Guardia di Finanza è stata efficace e repentina.

Sostanze proibite

E’ largamente risaputo, soprattutto nell’ambito dello sport, che gli steroidi e gli anabolizzanti utilizzati per avere una maggiore prestanza sportiva sono vietati. Il divieto dell’utilizzo di queste sostanze potenzialmente pericolose è diffuso a livello internazionale. Sono infatti proibite dalla commissione medica del Comitato olimpico internazionale e occupano uno spazio rilevante all’interno della lista chiamata “Wada”, ovvero l’Agenzia che si occupa di coordinare la dura lotta contro il terribile vizio del doping all’interno dello sport. Queste sostanze sono proibite dalle autorià per un motivo più che valido. L’utilizzo di steroidi e di anabolizzanti infatti può provocare numerosi effetti collaterali ai danni della salute. Alcuni dei più gravi sono i disturbi cardiovascolari. Si consiglia un controllo e una consultazione medica previa assunzione.