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Mediazione Civile obbligatoria, solo propositi?

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Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha riferito in Commissione Giustizia del Senato alcuni punti del programma del suo Dicastero. La mediazione civile obbligatoria è tra questi. Tale strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie  ha ottenuto risultati importanti su...

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Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha riferito in Commissione Giustizia del Senato alcuni punti del programma del suo Dicastero. La mediazione civile obbligatoria è tra questi. Tale strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie ha ottenuto risultati importanti sul fronte della deflazione delle cause civili, e per questo il Ministro si dichiara favorevole alla sua reintroduzione. Ecco quanto ha dichiarato a proposito:

“Un’ulteriore linea di azione, che mi sembra importante percorrere nell’ottica di una deflazione dei carichi giudiziari, attiene alla revisione della normativa sulla mediazione obbligatoria, tenendo conto dell’orientamento espresso dalla Corte Costituzionale, ed in esito ad un’ ampia e condivisa valutazione con tutti i principali operatori del settore.

Lo strumento della mediazione – come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà – si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell’abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l’ accordo.

È uno strumento che evidentemente necessita di una metabolizzazione sul piano culturale; quindi, quanto più si riuscirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo, tanto più ne trarrà giovamento la macchina dell’Amministrazione della giustizia civile.

Ovviamente, la diffusione di tale strumento dovrà essere accompagnata da regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose, dal rispetto di un principio di competenza, da una adeguata professionalità dei mediatori”.

Più volte, nel corso degli ultimi mesi, si è tornati sulla necessità di reintrodurre la mediazione civile obbligatoria (lo avevano fatto anche i dieci saggi nominati da Monti), ma non ancora il Governo si decide a prendere una posizione netta e risolutiva. Intanto centinaia di giovani mediatori sono senza lavoro e gli organismi di mediazione sono al collasso. A queste realtà qualcuno ci sta pensando?