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Medicina: Iannetti (Siumb), 'ecografi ultraportatili ultima rivoluzione’

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Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute) - "Ci sono tre novità in ambito ecografico". La più recente è "una vera rivoluzione e riguarda gli ecografi ultraportatili, utilizzati anche in alcune Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, durante la pa...

Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute) – "Ci sono tre novità in ambito ecografico". La più recente è "una vera rivoluzione e riguarda gli ecografi ultraportatili, utilizzati anche in alcune Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, durante la pandemia da Covid per la visita ecoassistita e la diagnosi di polmonite interstiziale”. Lo afferma Giovanni Iannetti, presidente eletto della Società italiana ultrasonologia in medicina e biologia (Siumb) in occasione della Giornata dell’Ecografia che si celebra oggi. Gli ecografi ultraportatili sono sonde che si uniscono ai telefoni e ai tablet. "La Siumb – sottolinea il presidente eletto – sta spingendo molto su questo strumento che può sostituire la mano e lo stetoscopio del medico”.

Un’altra novità, in studio, riguarda “l’uso di mezzi di contrasto – continua – per l’impiego di questa pratica in campo oncologico, vista la semplicità e il basso costo biologico per il paziente di questa pratica” che è molto ben tollerata. L’ultimo aspetto innovativo del settore è “l’elastosonografia che ha un ultrasuono inviato attraverso la sonda che torna indietro dando un’immagine che misura la durezza del tessuto – spiega Iannetti – . E’ molto utile per rilevare noduli che hanno un certo rischio oncologico a livello di tiroide, mammella e fegato”. Anche se il parco macchine “è vetusto, i nuovi apparecchi, anche quelli di fascia medio bassa sono in grado di eseguire l’elastosonografia. Le sonde invece da attaccare a smartphone e tablet – continua Iannetti – costano 5.000 euro”.

L’esame ecografico “ha un grande vantaggio biologico per il paziente – osserva il presidente eletto di Siumb- perchè è facilmente ripetibile anche a distanza di poco tempo, visto che non dà effetti collaterali. Rispetto ad altre metodiche più complesse come la Tac e la risonanza magnetica, ha inoltre costi molto più contenuti. Un’ecografia del fegato costa 50 euro, con il contrasto 100 euro. Per una Tac con contrasto si spendono 600 euro, per una risonanza, 1000 euro, con però un disagio superiore per il paziente”.