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Giorgia Meloni sulla sicurezza del territorio dopo il disastro in Emilia-Romagna: "Necessario rivedere l'approccio"

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Le parole di Giorgia Meloni riguardo la sicurezza del territorio, l'intervista a tema del Premier

Dopo quanto successo in Emilia Romagna nelle ultime settimane, il Premier Giorgia Meloni ha parlato del tema della sicurezza del territorio durante un’intervista al Messaggero. L’idea del leader di Fratelli d’Italia verte sull’importanza di un cambio di approccio per quanto riguarda la sicurezza del territorio.

Cosa ha detto la Meloni sull’approccio alla sicurezza del territorio

Per Giorgia Meloni mettere in sicurezza l’intero territorio italiano è “Una sfida epocale. Stiamo purtroppo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma. Così esordisce il Premier durante l’intervista su il Messaggero a tema Pnr e sicurezza del territorio.

Il tema, ancora scottante, è chiaramente quello dell’alluvione in Emilia Romagna: “Il Governo ha dato una risposta immediata”. Ammettendo però anche i difetti, vistosi, del sistema: “Siamo consapevoli che non è sufficiente, e siamo già al lavoro per le misure sulla ricostruzione. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato”.

Durante l’intervista si è toccato anche il tema della collaborazione tra il Governo e Bonacini, e la Meloni ha tenuto ad affermare chiaramente il suo punto di vista sulla questione, al di là delle fazioni politiche: “I partiti sono una cosa, le istituzioni un’altra. Dunque è un dovere collaborare per risolvere i problemi dei cittadini. Non c’è niente di eccezionale in quello che stiamo facendo con il presidente Bonaccini e mi stupisce che qualcuno possa pensare il contrario. In quest’emergenza, anche da parte delle categorie produttive, dei sindacati e dei diversi livelli istituzionali, sono arrivati ottimi segnali. Questa è la strada giusta. Io sono una persona estremamente concreta: a me interessa il risultato, risolvere un problema e ascolto chiunque abbia buone idee. E questo vale per ogni dossier: ogni proposta di buon senso sarà sempre ben accolta”.