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Melrose Place: la serie cult degli anni ‘90

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Melrose Place è una celeberrima serie televisiva statunitense realizzata in California, un vero e proprio cult degli Anni ’90, creato da Darren Star e prodotto da Aaron Spelling - padre di Tori Spelling, l’attrice che interpreta Donna Martin nella sua precedente produzione dal successo mondiale...

Melrose Place è una celeberrima serie televisiva statunitense realizzata in California, un vero e proprio cult degli Anni ’90, creato da Darren Star e prodotto da Aaron Spelling – padre di Tori Spelling, l’attrice che interpreta Donna Martin nella sua precedente produzione dal successo mondiale: Beverly Hills 902010 -. Melrose Place fa parte del franchise di Beverly Hills, è anch’esso dedicato ad un pubblico giovane ma più adulto e la trama è caratterizzata da aspetti thriller.

Il telefilm viene mandato in onda dalla Fox in America dall’8 luglio del 1992 al 24 maggio del 1999, mentre in Italia debutta su Italia 1 il 7 ottobre 1993 e si conclude il 16 luglio 2000.

Nel corso degli anni il cast vede diversi cambiamenti: l’unico attore che rimane fino alla fine, è Thomas Calabro, che interpreta il Dottor Michael Mancini, uno dei personaggi principali. Vi reciteranno in qualche episodio negli stessi ruoli interpretati in Beverly Hills anche la già citata Tori Spelling, più Jennie Garth, Brian Austin Green e Ian Ziering – Kelly Taylor, David Silver e Steve Sanders -.

Negli Stati Uniti Melrose Place è stato nominato più volte agli Emmy Awards e si è piazzato al 51º posto nella classifica degli show New Classic Tv stilata da Entertainment Weekly. In Italia arriva due volte tra le serie finaliste in nomination per ricevere il Telegatto, ma non arriva mai a vincerlo.

Il telefilm è legato anche ad una questione legale: l’attrice Hunter Tylo, la famosa Taylor di Beautiful, firma un contratto per recitare in Melrose Place nel ruolo di Tylor Davis-McBride, ma quando Aaron Spelling scopre che è incinta, la licenzia. Il ruolo andrà ad un’altra attrice in dolce attesa, Lisa Rinna, che durante le riprese posa senza veli per la nota rivista Playboy: a quel punto Hunter Tylo decide di portare Spelling in tribunale con l’accusa di discriminazione, ottenendo un mega risarcimento di cinque milioni di dollari.