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Mentana denuncia il caso Osakue "Non negate il razzismo"

Daisy Osakue

Mentana sul caso Daisy Okaue. In Italia cresce l'intolleranza e il razzismo: "Salvini e Di Maio non mettete la testa sotto la sabbia"

Il dito puntato di Enrico Mentana contro il razzismo latente. E apostrofa così gli esponenti di governo: “Salvini e Di Maio non potete negare il clima razzista nascondendo la testa sotto la sabbia”. Dopo la pubblica denuncia dell’aggressione da parte atleta della nazionale italiana di origine nigeriane Daisy Osakue, a diffondere la notizia dell’accaduto interviene anche il direttore del Tg La7. Con un lungo post sui suoi account social ha denunciato la matrice razzista nascosta dietro a questa incomprensibile aggressione. E accusa il governo di non curanza nei confronti di un fenomeno che sembra ogni giorno più necessario arginare.

Il razzismo (non troppo) nascosto dietro all’aggressione

Sembra ormai confermata l’ipotesi secondo cui a muovere i due giovani che nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2018 hanno aggredito la 22enne, sia stato proprio il movente dell’odio razziale. Il riprovevole episodio è accaduto a Torino ed è stato riportato proprio dalla giovane atleta azzurra ai microfoni di Sky Tg 24: “Intorno a mezzanotte e mezza ero in corso Roma, vicino casa mia” racconta Daisy “Un’auto è arrivata di corsa verso di me”. A quel punto il fortissimo colpo all’occhio, il terrore che si trattasse di acido e infine l’amara scoperta di essere stata l’ennesima vittima silenziosa della taciuta piaga razzista che si allarga a macchia d’olio nel nostro paese.

Ma il punto è che questa volta la vittima il silenzio non c’è rimasta. Lei, che è convita di essere stata scambiata per una prostituta, non intende tacere di fronte a questo atto estremo di codardia. “Una prostituta probabilmente non li avrebbe denunciati […] io invece voglio capire chi sono questi due e capire se il gesto era razzista o meno. Per ora lo è” l’amara constatazione dell’atleta. Lei che ha una voce e fortunatamente la usa.

“Non mi impediranno di gareggiare”

L’orrendo fatto non ha minimamente scalfito la sua determinazione e fortunatamente neppure l’orgoglio di rappresentare l’Italia nello sport. Daisy ha fatto sapere che i danni riportati non sono gravi, niente che un po’ di riposo (e cortisone) non possa curare. Ma quanto alle ferite emotive? Sembra determinata a superare anche quelle. Chissà che l’occasione di riscatto non sia proprio rappresentata da quei campionati Europei che inizieranno a Berlino il prossimo 6 agosto: “Io gareggerò il 9. Avviso tutti che quanto accaduto non mi impedirà di partecipare”, le parole dell’atleta, primatista italiana under 23 di lancio del disco.

Enrico Mentana e l’accusa ai partiti di maggioranza

Non ha dubbi Enrico Mentana. Intervenuto subito in difesa della Osakue, con un lungo post sul suo account Facebook, e non solo. Il direttore del tg La7 è sicuro si sia trattato dell’ennesimo episodio di razzismo, che va a inserirsi in coda ai troppi eventi balzati agli onori della cronaca negli ultimi mesi.

Rivolgendosi direttamente ai due esponenti del “governo del cambiamento”, Salvini e Di Maio, Mentana ha parlato di “aumento allarmante di episodi di intolleranza nei confronti dei neri in Italia”. E denuncia anche l’immobilismo dei partiti di opposizione che “se ne stanno lì imbambolati a decidere cosa fare sul presidente della Rai”. Difende così, da giornalista e con grande indignazione, il ruolo storico dell’informazione. Quel ruolo di salvaguardia dei cittadini e di pubblica denuncia dei soprusi subiti dalle minoranze, che i mezzi per difendersi non li hanno: “non potete pensare che anche l’informazione dorma” sono state le sue parole in chiusura ad un lungo post comparso sul suo account Facebook. E ha rincarato la dose intervenendo in difesa della giovane anche su Instagram. Qui Mentana ha diffuso la foto del volto tumefatto di Daisy lanciando un hashtag colorito, un aggettivo con cui i due aggressori meritano sicuramente di essere apostrofati.

Di Maio: “nessun allarme razzismo”

Il governo dal canto suo non abbandona la sua linea difensiva. E Luigi Di Maio, ospitate d’onore della trasmissione La7 Omnibus, dimostra di aver ormai aderito all’ipotesi (ormai nota) del complotto perpetrato da una sinistra “perbenista” e “fasulla” ai danni dell’esponente del Carroccio Matteo Salvini. “Non credo che in questo paese ci sia un allarme razzismo, qualcuno per sentirsi un po’ di sinistra, perché non lo è più, deve attaccare Salvini”, queste le parole del ministro grillino.