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Meredith Kercher, 14 anni fa l'omicidio di Perugia che sconvolse l'Italia

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Sono passati 14 anni dall'omicidio di Meredith Kercher. Per la sua morte è stato condannato Rudy Guede, ma sul caso non c'è ancora piena chiarezza

Sono passati 14 anni dalla funesta notte tra l’1 e il 2 novembre 2007, quando in via della Pergola, a Perugia si consumò il delitto dell’allora ventunenne Meredith Kercher.

Omicidio Meredith Kercher: la scena del delitto

Il cadavere della studentessa originaria del Regno Unito venne ritrovato nella camera da letto della casa, contornato da una pozza di sangue. Il suo corpo riportava 47 ferite sparse e la frattura dell’osso tra il mento e la laringe. La ferita mortale però è stata probabilmente quella riportata sulla parte sinistra del collo della vittima. Un taglio di 8 centimentri da cui è scaturita una quantità di sangue tale da occludere le vie respiratorie e impedire alla ragazza di continuare a vivere.

Omicidio Meredith Kercher: le controverse indagini

I primi sospetti sono verso Amanda Knox, coinquilina di Meredith, e il fidanzato Raffaele Sollecito, ma l’unico ad essere condannato fu Rudy Guede. Ad incastrarlo fu il test del DNA fatto sull’impronta di sangue trovata su un cuscino della camera di Perugia. L’ivoriano era presente in quella stanza, quel giorno, ma probabilmente non era stato il solo ad agire.

Omicidio Meredith Kercher: Amanda Knox e Raffaele Sollecito

“Non ricordo precisamente se Meredith fosse già in casa, quello che posso dire è che Patrick e Meredith si sono appartati nella camera di Meredith, mentre io mi pare sono rimasta nella cucina, a un certo punto ho sentito delle grida di Meredith ed io spaventata mi sono tappata le orecchie. Non sono sicura se fosse presente anche Raffaele quella sera ma ricordo bene di essermi svegliata a casa sua”. Parole tratte dal memoriale di Amanda Knox, redatto in questura nel 2007. Una versione dei fatti che non regge sin dall’inizio. Le accuse a Patrick Lumumba furono smentite infatti dall’alibi di ferro dell’uomo e Amanda fu accusata di calunnia e condannata per questo a tre anni di reclusione.

Quello che è certo è che, a tanti anni di distanza dall’omicidio, non tutto ancora è stato chiarito in via definitiva, mancano ancora le prove che identifichino chi sia stato il vero colpevole del brutale delitto che ha stroncato la vita di Meredith Kercher.