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Messe nere al cimitero di Foggia: minacciata l'attivista Anna Rita Melfitani

Attivista

L’attivista Anna Rita Melfitani è stata minacciata per aver denunciato l’uccisione di un gatto in un cimitero di Foggia, avvenuta forse durante messe nere.

L’attivista Anna Rita Melfitani è stata minacciata dopo aver denunciato il ritrovamento delle spoglie di un gatto in un ossario del cimitero di Foggia, probabilmente ucciso per compiere riti satanici.

Messe nere al cimitero di Foggia: minacciata l’attivista Anna Rita Melfitani

Anna Rita Melfitani, attivista e animalista di Foggia nonché presidentessa dell’associazione “Guerrieri con la coda”, ha ricevuto un foglio sul quale è stata formulata una chiara minaccia nei suoi confronti, al fine di intimidirla e costringerla a non proseguire ulteriormente in azioni affini alla denuncia del ritrovamento del gatto rinvenuto nel cimitero di Foggia.

In particolare, l’avvertimento rivolto alla donna è stato: “Stai parlando troppo. Possiamo farti fare la fine del gatto”.

Il messaggio, scritto in grafia incerta e piuttosto grezza, è stato corredato da un omino stilizzato impiccato e da una sorta di pentacolo.

La vicenda è stata subito segnalata dalla donna che ha prontamente allertato i carabinieri della Stazione San Lorenzo, sporgendo una nuova denuncia.

Messe nere al cimitero di Foggia: la risposta dell’animalista

Il contenuto del biglietto ricevuto è stato commentato dalla stessa attivista Anna Rita Mefitani che, sulla sua pagina Facebook, ha deciso di postare una foto del foglio recapitatole, corredandola con la seguente didascalia:

La risposta al nostro interesse e denuncia verso il macabro ritrovamento del gatto morto in un ossario del cimitero di Foggia.

Questo gentile e felice biglietto mi è stato recapitato presso la cassetta della posta a casa mia. Credetemi a primo impatto non avevo capito il significato, poi ho capito! Che dire… non pensate cari bifolchi che mi fate paura, oppure di intimorirmi. Sappiate che andremo avanti per capire cosa sta succedendo nei meandri di Foggia.

Con questo invito al silenzio non avete fatto altro che asserire la vostra esistenza e noi faremo di tutto affinché il bene e la giustizia trionfino!! Non dimenticate mai che San Michele uccise il ‘vostro capo’ e che il ‘nostro capo’ è più forte di voi!

Un grande ringraziamento va ai Carabinieri della Stazione di San Lorenzo di Foggia che tempestivamente sono arrivati per le prime indagini del caso”.

Messe nere al cimitero di Foggia: le indagini dei carabinieri

In merito a quanto avvenuto, è opportuno sottolineare che, nel corso del tempo, l’animalista di Foggia ha spesso attirato su di sé l’attenzione conquistando l’ostilità di molti e ricevendo spesso intimidazioni e minacce.

In quest’ultima circostanza, tuttavia, pare che all’origine del macabro avvertimento vi sarebbe la recente segnalazione diffusa da Anna Rita Melfitani tramite i social network a proposito del ritrovamento di resti di animali, presumibilmente sacrificati nel corso di messe nere organizzate nel cimitero di Foggia.

Sul biglietto recapitato all’animalista stanno attualmente indagando per comprendere si sia in presenza di una minacciareale o se si tratti del gesto di un mitomane: al momento, pertanto, si stanno valutando tutte le ipotesi del caso.