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Messi dona 4 milioni di pesos per un centro sportivo in Argentina

Messi dona 4 milioni di pesos per un centro sportivo in Argentina

Grazie alla sua donazione, Leo Messi contribuirà alla ristrutturazione di un parco pubblico che diventerà un centro polisportivo. Continua a vincere, Leo Messi. E non soltanto in campo. La stagione dell'attaccante argentino, comunque, è stata fino a oggi, a dir poco straordinaria: 32 reti in 32 ...

Grazie alla sua donazione, Leo Messi contribuirà alla ristrutturazione di un parco pubblico che diventerà un centro polisportivo.

Continua a vincere, Leo Messi. E non soltanto in campo. La stagione dell’attaccante argentino, comunque, è stata fino a oggi, a dir poco straordinaria: 32 reti in 32 partite, tra Liga (17 gol in 19 gare), Champions League (10 centri in 5 partite), Coppa del Re (4 in 6 dispute), Supercoppa di Spagna (1 su 2 match). Un vero e proprio strike. Un chiaro segnale diretto a Cristiano Ronaldo: per il prossimo pallone d’oro, il nemico numero uno sarà sempre e ancora lui.

Ma il campione argentino, per come ormai siamo abituati a conoscerlo, non è un grande soltanto nel rettangolo di gioco. Messi, infatti, ha di nuovo fatto parlare di lui in merito a un’iniziativa benefica, una delle molte che ne hanno costellato la carriera. Attraverso la propria fondazione, il goleador ha stanziato circa 4 milioni di pesos argentini per ricostruire il il “Parco Juan Pineiro“, uno dei parchi municipali di Lanus. la struttura diventerà presto un centro polisportivo. Si tratta, chiaramente, di una spesa non da poco. Perchè 4 milioni di pesos equivalgono a quasi 250 mila euro. La cifra proprio necessaria a rimettere a nuovo l’impianto pubblico cittadino.

Nello specifico, i lavori che si andranno a fare riguarderanno, innanzitutto, la realizzazione di nuovi servizi, di nuovi spogliatoi e nuovi uffici. Inoltre, si provvederà al miglioramento dell’impianto di illuminazione e a una radicale ristrutturazione. Insomma, un contributo molto importante quello di Messi. Decisivo. non dimentichiaimo che il calciatore è giunto ai vertici del calcio partendo da origini molto umili. Il padre lavora come operaio di un’acciaieria e la madre è donna delle pulizie. I suoi antenati erano marchigiani di Recanati e Ancona, immigrati successivamente in Argentina. La beneficenza, quindi, è vissuta da lui quasi come un “obbligo” morale. Dal 2010, inoltre, il calciatore è anche ambasciatore dell’Unicef e ha effettuato molte donazioni, soprattutto in ambito pediatrico.