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Messico: ritrovate sei teste mozzate

teste mozzate

Il Sud America continua ad essere martoriato da terribili scorribande dei narcos: a Natale, al centro della cronaca, il Messico per un macabro ritrovamento. Senza pietà e senza freni: i cartelli della droga messicani continuano a generare paura e terrore a livello locale e a sconvolgere il mon...

Il Sud America continua ad essere martoriato da terribili scorribande dei narcos: a Natale, al centro della cronaca, il Messico per un macabro ritrovamento.

Senza pietà e senza freni: i cartelli della droga messicani continuano a generare paura e terrore a livello locale e a sconvolgere il mondo intero con la loro violenza senza limiti.

E’ di poche ore fa la notizia del ritrovamento di ben sei teste mozzate nella zona Sud della nazione, nei pressi di Jiquilpan, orrore che va ad aggiungersi alla morte violenta di sette persone nella nota località turistica di Acapulco.

Lo stato di Jalisco in Messico è da tempo tristemente al centro delle feroci battaglie per il controllo del territorio da parte dei narcotrafficanti e le sei teste mozzate trovate a Natale sono solo la punta dell’iceberg: il procuratore incaricato delle indagini ha fatto sapere che, al momento, non sono stati ritrovati i corpi decapitati delle vittime e, quindi, ci vorrà ancora del tempo affinchè le spoglie possano ricevere degna sepoltura.

Gli inquirenti di Acapulco, invece, hanno stabilito che era solo uno il killer responsabile della barbara uccisione delle sette persone di cui abbiamo accennato: aveva nel mirino un solo obiettivo, ma ha preferito non avere testimoni, lasciando dietro di sé una scia di sangue, facendo irruzione in un’abitazione ed ammazzando, oltre alla vittima designata, anche tre poliziotti, due sposini ed un’altra persona innocente.

Nel Jalisco sono principalmente tre i gruppi criminali che si contendono il mercato degli stupefacenti, ovvero Los Zetas, i Cavalieri Templari e i Nueva Generacion. Il fenomeno dei cartelli per il controllo della droga nella terra che vide il fiorire della civiltà Maya prima dell’arrivo di Colombo e dei Conquistadores spagnoli, viene fatto risalire ai primi anni ’80, un periodo successivo di pochi anni ai primi sodalizi nati nella vicina Colombia per arricchirsi grazie al traffico illecito. Con il calo della domanda di droghe dagli USA, principali “clienti” dei gruppi sudamericani, i cartelli sono diventati ancora più violenti e votati alla guerriglia interna armata per la supremazia territoriale, più che agli affari.