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Messina, alunno in gita scolastica cade dal traghetto

ragazzo in gita cade dal traghetto

Un ragazzo di 19 anni, durante una gita scolastica, è precipitato in mare dal traghetto diretto a Messina.

Maggio è notoriamente un periodo di gite fuori porta per le scolaresche. Il 15 maggio un ragazzo di 19 anni, della provincia di Milano, era infatti in gita scolastica con la sua classe, quando ad un certo punto, per ragioni che non sono state ancora chiarite, durante il tragitto sulla nave-traghetto che attraversa lo stretto di Messina, è improvvisamente precipitato in mare. Il traghetto, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, era partito come sempre da Villa San Giovanni, per raggiungere Messina.

Il miracoloso salvataggio

Il personale del traghetto sempre presente a bordo, è subito intervenuto lanciando in aria un fumogeno per indicare il punto esatto di caduta del ragazzo. Dopodiché si sono attivate le procedure di soccorso, facendo calare in mare il rescue boat, il battello di emergenza veloce, per recuperare il povero ragazzo. Inoltre, si è subito messa in moto anche la motovedetta della capitaneria, che si è indirizzata in direzione del fumogeno precedentemente lanciato dal traghetto, dove si presumeva si trovasse il giovane. L’incidente è avvenuto a 500 metri dal porto di Messina e per fortuna non ha riscontrato vittime: appena ritrovato, il 19enne è stato portato all’ospedale Piemonte di Messina, comprensibilmente sotto shock, ma senza alcun trauma fisico visibile, se non un leggero stato di ipotermia. Per il ragazzo rimarrà solo il terribile ricordo di quanto accaduto nel corso di questa gita scolastica. Tuttavia, può dirsi fortunato: in gran parte dei casi, è difficile ritrovare persone ancora in vita dopo una caduta da un’imbarcazione. Come accaduto lo scorso 5 maggio, quando sono stati ritrovati nelle acque di Terracina, i corpi di una madre e una figlia, disperse dopo l’incidente mortale dell’ imprenditore di Mondragone, Pierluigi Iacobucci.

Spesso questo genere di incidenti sono semplicemente dovuti alla distrazione, che a volte però, costa parecchio cara. E’ l’esempio di un ragazzo di Santa Caterina che, a causa di uno scivolone sullo scoglio, ha riportato un trauma cranico. Tragedie che, durante il periodo estivo vanno spesso ad intensificarsi.

L’analogia con il caso expo

La dinamica dell’incidente che stiamo raccontando ricorda vagamente uno dei casi di cronaca nera che nel 2015 provocò una vasta echo nella cronaca nazionale. Il 19enne precipitato nel messinese ha la stessa età che aveva Domenico Mauro Antonio il giorno della sua morte: 10 maggio 2015, Hotel Da Vinci di Milano durante Expo. Quella di Domenico è stata una morte tragica e misteriosa, i presupposti dell’incidente (avvenuti durante una gita scolastica nella città meneghina per prendere parte all’esposizione italiana) sono divenuti oggetto di indagine e di cronaca giornalistica negli anni che hanno seguito l’inchiesta sulle ragioni che hanno portato il giovane padovano a spegnersi quella notte. Quella di Mauro Antonio è stata definita ufficialmente dai giudici in tribunale “una tragedia dovuta a una serie di sfortune“; In questo caso, possiamo però senza dubbio ritenere che il nostro 19enne è stato molto fortunato.

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