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Caldo record: i comuni italiani con le temperature più alte

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Il 2018 si sta confermando come uno degli anni più caldi per il nostro paese.

Stando a quanto dichiarato dai principali centri meteo, infatti, la temperatura media di questi primi 6 mesi dell’anno sarebbero state superiori di circa 1 grado (1,1 per la precisione) rispetto alla media. Questo dato posiziona, il 2018, al quinto posto degli anni più caldi degli ultimi 60 anni.

Un primato che, in vista di altri 2 mesi estivi, pone alcune preoccupazioni. Secondo alcuni esperti, infatti, il “peggio” dovrebbe ancora arrivare con le temperature destinate a salire con picchi significativi che potrebbero essere registrati tra fine luglio e i primi di agosto.

Il mese di Giugno è stato molto caldo in particolare al nord dove le temperature medie sono state di ben 1,7 gradi più alte del solito. Uno scarto significativo rispetto alle temperature medie delle zone del centro sud del paese che, al contrario, sono state più o meno in linea con quelle che erano le previsioni stagionali.

Le città italiane più calde

Sul sito statisticheitalia.it è possibile ottenere molte informazioni sui comuni italiani comprese le statistiche sul numero di abitanti, la densità di popolazione e molti altri dati utili a comprendere meglio la natura del nostro paese. Tra queste segnaliamo, anche quelle relative al meteo e alle temperature. In uno degli ultimi articoli pubblicati nella sezione blog del sito, infatti, si evince che a guidare questa speciale classifica, tra l’altro poco invidiabile, spiccano la regione Sicilia, Puglia e Sardegna, luoghi che, non a caso, siamo soliti associare alle vacanze estive al mare.

Così si evince che il record delle città più calde spetta alla Sicilia con le città di Monreale e Noto a guidare la classifica di quelle dove, mediamente, la temperatura estiva è più alta. A queste si aggiungono anche Grazzanise, Catania, Foggia, Cagliari e Palermo dove le temperature medie sono più alte che nel resto del paese non solo in estate ma anche in inverno.

Non a caso proprio alcuni di questi comuni italiani sono, anche, tra le mete più gettonate per le vacanze estive non solo degli italiani ma dei turisti di tutto il mondo. Un patrimonio immenso che il nostro paese deve tutelare e preservare.

Oltre il caldo, record anche di piogge

Ma il dato più interessante, se vogliamo, è quello che fa riferimento alle piogge. Mentre il 2017 sarà ricordato per un anno molto difficile da questo punto di vista (chi non ricorda le foto del Lago di Bracciano quasi a secco per rifornire di acqua la città di Roma), il 2018 al contrario ha fatto registrare piogge record.

Secondo quando diffuso da meteo.it, infatti, sarebbero caduti oltre 22 miliardi di metri cubi di acqua in più rispetto alla media del periodo, con un +100% rispetto al 2017. Giugno, in particolare, si conferma come il secondo più piovoso di sempre (nella classifica degli ultimi sessant’anni) al sud e nelle isole. Questo dato dovrebbe metterci al sicuro e permetterci di affrontare con serenità i restanti mesi estivi senza il rischio siccità, con tutto quello che comporta da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Tuttavia, anche in questo caso, si registrano delle sostanziali differenze tra i vari comuni italiani e, più in generale, tra le diverse zone del nostro paese. Se è vero che le precipitazioni sono state particolarmente intense al sud, è altrettanto vero che il centro nord ha fatto registrare valori leggermente sotto la media, anche se la situazione idrica sembra essere ampiamente sotto controllo.

Nel complesso questa del 2018 si prospetta un’estate calda ma non eccessivamente secca e, pertanto, non dovrebbero esserci all’orizzonte problemi di natura ambientale come invece successo lo scorso. Tuttavia questi dati ci confermano di quanto le condizioni climatiche stiano mutando e possano impattare sulla salute dei comuni italiani.

Non a caso Legambiente ha ribadito l’importanza di portare avanti misure di prevenzione, una sorta di Regolamento nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico, con direttive che possano essere seguite dalle giunte comunali per introdurre provvedimenti tempestivi ed efficaci per affrontare le sfide a cui veniamo sottoposti dai cambiamenti climatici in atto.

Parliamo di nubifragi, siccità, bombe d’acqua e ondate di calore. Questi fenomeni diventano, ogni giorno che passa, sempre più forti e marcati e dimostrano come il clima mediterranea, da sempre mite e moderato nelle sue manifestazioni, stia lentamente ma inesorabilmente mutando.